Nelle ultime settimane la novità Sprint Race in MotoGP ha fatto molto discutere. La maggior parte dei piloti, Aleix Espargaro e Fabio Quartararo in primis, ha espresso profonda insoddisfazione per le modalità con cui i piani alti del Motomondiale hanno imposto il nuovo format. Altri, come Marc Marquez, hanno accettato la decisione, mostrandosi disposti ad impegni, carichi e rischi maggiori pur di regalare più spettacolo agli appassionati. Alcune vecchie glorie delle due ruote invece, da Marco Lucchinelli a Loris Reggiani, hanno ironicamente disprezzato il sabato di gare che verrà.
La Dorna – in sostanza – ha voluto dare una scossa all’ambiente, in crisi di pubblico ed ascolti alla prima stagione senza Valentino Rossi, oltre all’assenza forzata del fenomeno di Cervera. Carmelo Ezpeleta, per aumentare l’appeal della MotoGP, ha pensato di avvicinarsi al modello Superbike, dove in un solo weekend si disputano tre gare. Per vagliare questo cambiamento del format della top class (invariato dal 2013) è stata adottata una semplice equazione: più gare significano più rischi, più sorpassi, classifica più aperta e – alla fine – un generale miglioramento dello show. Tuttavia secondo Alvaro Bautista, leader del mondiale Superbike con la Ducati ufficiale del Team Aruba, la Sprint Race non basterebbe a colmare l’attuale divario – in termini di attrazione per il pubblico – che si staglia tra MotoGP e Superbike. “Per i fan, il Campionato del Mondo Superbike è molto meglio della MotoGP in questo momento. Le gare sono più spettacolari, si vede come le moto vengano spinte al limite per sorpassare gli avversari” – ha dichiarato il pilota spagnolo.
Alvaro Bautista, che comanda la classifica della Superbike con 31 punti di vantaggio su Jonathan Rea e 38 su Toprak Razgatioglu, ha individuato un altro elemento che distingue MotoGP e SBK per quanto riguarda la vicinanza al pubblico: “La Superbike è anche molto interessante per gli spettatori in loco. C'è lo spettacolo del paddock e le esibizioni sul podio, dove i piloti festeggiano con gli spettatori. Al parco chiuso possono esserci tutti, non solo gli addetti ai lavori". Il campione del mondo 2006 della 125cc, dopo 9 stagioni in MotoGP e 4 in SBK, non ha dubbi in merito al deficit incassato dal Motomondiale senza Valentino Rossi e Marc Marquez: “La MotoGP deve imparare dalla Superbike se vuole continuare ad emozionare i tifosi. Mancano Valentino e Marc, quindi la MotoGP deve offrire qualcosa di nuovo agli spettatori. Se non lo fanno, perderanno ancora fan. In SBK – ha continuato lo spagnolo – ci sono più sorpassi e più spettacolo perché i piloti possono percorrere traiettorie diverse, questo è meno possibile in MotoGP con le gomme e l’aerodinamica di oggi”. Un esempio a supporto della tesi di Bautista è la brillante battaglia per il podio tra Scott Redding ed Alex Lowes nel quinto round della SBK 2022 a Dogninton Park, circa un mese fa. Una successione sorpassi e controsorpassi che, effettivamente, è sempre più difficile osservare nella MotoGP odierna...
La MotoGP scenderà in pista questo weekend, a Misano Adriatico, per la quattordicesima tappa del mondiale. La SBK invece, dopo la pausa estiva, tornerà a gareggiare sull’asfalto di Magny-Cours il 9 settembre.