La storia del gommino speciale per Valentino Rossi era vera? E’ la domanda che ricorre più spesso nel paddock quando si parla di pneumatici e questa volta a rispondere è stato direttamente Piero Taramasso, responsabile del settore racing per Michelin. “Sono contento di questa domanda – ha detto ai colleghi di Corsedimoto - perché posso dire com'era veramente la situazione. All'epoca non c'era una sola gomma ed è vero che la Michelin aveva una grande capacità di reazione, producendo anche pneumatici venerdì sera e sabato sera da mandare in pista per la domenica. Ed è vero che la Michelin ha realizzato pneumatici su misura per Valentino Rossi, ma ha realizzato anche pneumatici per altri piloti. Questo è ciò che alcune persone non dicono. Ecco la verità. Quando stavamo dominando, l'organizzazione ha poi deciso che le gomme dovevano essere presenti giovedì in circuito e quindi non potevano entrare quelle nuove”.
La risposta, quindi, è sì: venivano prodotte gomme speciali per Valentino Rossi. Ma non solo per Valentino Rossi e questa è la parte taciuta di una narrazione da sempre indirizzata verso teorie complottiste o verso il discredito delle vittorie ottenute in quegli anni dal numero 46. Basterà a mettere fine alle solite chiacchiere da bar? Temiamo di no, ma Piero Taramasso ha avuto il merito di essere stato chiarissimo, raccontando come stavano le cose prima che le regole sugli pneumatici cambiassero definitivamente. Nessun vantaggio, quindi, per un pilota rispetto ad un altro, ma un modo di lavorare che prevedeva – per tutti e non per uno solo – una sorta di “personalizzazione della gomma”.
Adesso, invece, gli pneumatici sono uguali per tutti e hanno pure il problema, talvolta, di non essere all’altezza delle moto, sempre più potenti e sempre più aggressive sulle coperture. Con Piero Taramasso che, però, respinge al mittente anche le critiche avanzate a Michelin dopo il GP d’Austria. “Fa parte del gioco, è sempre facile dare la colpa alle gomme, succede in tutti gli sport motoristici – ha tirato corto Taramasso - Tuttavia, ascoltiamo i piloti e le squadre, osserviamo i dati e li confrontiamo con tutti. Nell'80% dei casi sembra che non vi sia alcuna responsabilità per gli pneumatici. Il pacchetto comprende anche un pilota e una moto, quindi quando qualcosa va storto è spesso dovuto a un mix di fattori e non solo a uno”.
Il francese ha toccato anche l’argomento Sprint Race, spiegando, infine, che Michelin non produrrà gomme specifiche per questo tipo di gara. “E' una novità positiva – ha concluso Taramasso - una gara di sabato dà più visibilità e quindi per l'immagine di Michelin è qualcosa di utile. Dovremmo vedere più persone sui circuiti e anche più spettatori davanti alla TV. Una cosa che ci piace molto è che FP1 e FP2 dureranno 60 minuti, quindi più a lungo di quanto non siano attualmente. Ci sarà la possibilità di fare più giri con la stessa gomma, long run per controllare davvero i consumi. Ora è più complicato da fare. Confermo che non produrremo pneumatici specifici per la Sprint Race e che l'assegnazione rimarrà la stessa concordata in precedenza, con le specifiche successive che scendono da tre a due”.