Le frasi fatte sono sempre un po’ il puntello dei pensieri deboli, ma questa volta ci sta tutta: c'è uno spiraglio di luce in fondo al tunnel. Sì, perché quello di Honda potrebbe essere il passo avanti più grande degli ultimi 5 anni. Era dai tempi di Marc Marquez che non si vedeva una RC213V per due giorni consecutivi in top 10. Dopo Sepang, Honda migliora nettamente anche a Buriram e si candida a regina dei test pre-stagione. Sì, avete letto bene: “regina”. Perché paradossalmente in HRC hanno fatto meglio anche di Ducati e Yamaha.
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Se a Sepang era stata pioggia di lodi per Yamaha, con Honda in ombra nonostante, in realtà, ottimi risultati, a Buriram la storia non si ripete, anzi, si ribalta. Le M1 faticano a ripetersi in Thailandia, complice anche una pista non esattamente congeniale alle proprie caratteristiche, ma non le RC213V. Al day one Marini piazza la zampata che vale il sesto tempo, oggi ha replicato Mir.
Ad incoraggiare in casa Honda non sono solamente i piazzamenti, ma anche gli ottimi tempi. Nelle qualifiche dello scorso anno a Buriram la migliore era la LCR di Zarco, dodicesima e a poco più di un secondo dalla pole di Bagnaia; oggi la prima è l’HRC di Mir che paga solamente cinque decimi. Le altre, escluso il rookie Somkiat Chantra, restano comunque sotto il secondo di distacco dal miglior tempo di Marc Marquez.
Non solo, se in Ducati gli ultimi sviluppi non hanno convinto, abbastanza da spingere le GP25 a fare marcia indietro e riconfermare buona parte del pacchetto dell’anno precedente, lo stesso non accade in Honda. Il lavoro svolto in inverno, unito ai metodi e all’approccio di Romano Albesiano, sta convincendo anche sul piano dello sviluppo. D'altronde il responsabile tecnico ex Aprilia ci aveva già avvertito riguardo la bontà del progetto della casa giapponese. Lo stesso hanno fatto i piloti nel corso del media scrum di ieri, all'unisono nel confermare i miglioramenti e la competitività crescente di Honda, e i tempi ne sono la prova ancora una volta.
Joan Mir in qualifica nel 2024 si spingeva fino a 1’30”0, oggi toglie già sette decimi. Discorso analogo per Marini che, invece, ne lima quattro. Dopo i passi avanti di Sepang, dunque, Honda si ripete anche a Buriram, a differenza delle Yamaha apparse più in difficoltà nel confermare la crescita anche lontano dalla Malesia. In HRC preparano la corona, così la casa giapponese si è laureata regina dei test.