Davanti. E’ stata l’unica parola che Marc Marquez sembra aver avuto in testa in questa seconda e ultima giornata di test della MotoGP a Buriram. L’otto volte campione del mondo, infatti, ha messo a segno il miglior crono di giornata, senza però battere il record del tracciato (che appartiene a Pecco Bagnaia), e, poi, ha impressionato tutti, ancora di più, nella simulazione gara. Se si corresse domani non ci sarebbe partita per nessuno. La verità, per ora, è questa. E sembra pure non ammettere repliche.
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Perché se da un lato è vero che la classifica dei tempi secchi può essere a volte bugiarda, dall’altra lo specchio di una simulazione mostra scenari che quasi sempre, poi, sono del tutto aderenti al vero. Ecco perché in Ducati sorridono, dopo le scelte difficili fatte ieri, e nonostante un Pecco Bagnaia che qui a Buriram ha sofferto, per sua stessa ammissione, sempre e in entrambe le giornate. Sarà stata la pista, sarà stato qualcosa che non ha girato per il meglio, ma per l’italiano – che comunque s’è detto soddisfatto del lavoro portato avanti – l’ultima uscita prima di cominciare a fare davvero sul serio è stata ben peggiore di quanto lui stesso si aspettasse. Ma, nonostante questo, s’è chiusa con un quinto tempo (messo a segno nel pomeriggio e quindi quando il tracciato era più lento) e una simulazione che tutto sommato, considerati i problemi avuti, racconta di un Pecco che riuscirebbe a essere della partita anche senza il perfetto feeling con la sua Desmosedici.
Chi, invece, il “feeling invernale” non l’ha mai perso è l’altro Marquez. Il pilota del Team Gresini, Alex, ha chiuso con il secondo crono il Day 2 di Sepang e anche nella simulazione ha mostrato un ritmo da primi della classe. “Sono stato davanti fino a che Marc ha deciso che non me l’avrebe permesso” – ha scherzato, ricordando la promessa fatta dal fratello a Sepang. Dietro di lui, a completare il podio virtuale, un Marco Bezzecchi che sarà anche terzo nella classifica dei tempi (seguito da un Pedro Acosta sempre più leader e unico faro di KTM), ma ha di che sorridere insieme a Aprilia. L’italiano, infatti, nella simulazione è sembrato l’unico in grado di avvicinarsi a quanto fatto da Marc Marquez. Segno che il Bez, come lui stesso ha ammesso, ha finalmente capito ciò che della RS-GP gli risultava ancora un po’ indigesto e, soprattutto, che l’Aprilia sarà la vera anti-Ducati dopo i dubbi che erano venuti al termine della tre giorni di test a Sepang (condizionati da quanto accaduto a Jorge Martin e Raul Fernandez).
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Marc Marquez, Alex Marquez, Marco Bezzecchi, Pedro Acosta e Pecco Bagnaia a completare la top 5, quindi, con Franco Morbidelli (settimo) –altro protagonista di questi test invernali – che ha saputo confermarsi sia nel time attack che nella simulazione di gara con la Ducati Desmosedici GP24 del Team Pertamina Enduro VR46.
Davanti all’italiano della VR46 ha piazzato le sue ruote la Honda di Joan Mir, sesto, mentre appena dietro ci sono quelle della Yamaha di Fabio Quartararo (ottavo), seguito dalla KTM di Maverick Vinales (ma mai apparso realmente competitivo se non ne giro secco) e dalla Yamaha Pramac di Jack Miller. In top 10, quindi, sono rappresentati tutti i marchi. Segno che rispetto al passato ci sarà maggiore equilibrio in questo 2025 e che la strada intrapresa soprattutto da Honda e Yamaha potrebbe essere finalmente quella giusta dopo le ultime stagioni da dimenticare. E gli altri piloti italiani? Luca Marini, con l’altra Honda ufficiale s’è difeso portando a casa un quattordicesimo tempo e un sorriso un po’ più convinto di quello visto dopo Sepang, mentre Enea Bastianini è apparso decisamente in crisi con la KTM, non solo per non essere riuscito a andare oltre il quindicesimo crono.
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