Marco Bezzecchi è tornato? Sì, è tornato anche se in verità non era mai andato via. Solo che l’essere un pilota ufficiale e l’essersi pure ritrovato dopo un solo giorno di test con tutto il lavoro sulla groppa e un compagno di squadra messo fuori uso da un incidente l’aveva reso particolarmente serio. Talmente sul pezzo da risultare impettito e del tutto diverso dal solito Bezzecchi “patacca” a cui eravamo abituati. Però, col lavoro portato avanti a Sepang che ha restituito ottimi feedback, con i complimenti di Fabiano Sterlacchini incassati insieme alla totale fiducia da parte di Aprilia e, soprattutto, con la notizia che Jorge Martin tornerà presto, anche quell’aria lì da pilota super serio pure quando non ha la tuta addosso è stata messa da parte. E Marco Bezzecchi, appunto, è tornato.
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A Buriram, nella prima giornata di test sul circuito che ospiterà anche il primo GP di stagione, l’italiano ha portato avanti il lavoro fatto a Sepang, togliendosi anche la soddisfazione di chiudere il turno come primo dei piloti che non guidano una Ducati. “Oggi – ha raccontato - ho capito un paio di cose che in Malesia non avevo capito. È una moto estremamente diversa da quella alla quale ero abituato, cambiano un po’ gli automatismi, ma sto guadagnando una buona confidenza. Il metodo di lavoro è piuttosto diverso, ma lo dico in maniera positiva. Abbiamo lavorato molto bene in Malesia e abbiamo pianificato molto bene il programma, con l’obiettivo di non dover fare ulteriori verifiche nell’ultima giornata. Abbiamo iniziato anche qui in modo positivo, cerco di essere il più preciso possibile nelle mie considerazioni e domani credo che proveremo una simulazione di gran premio”.
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Soddisfazione e sorriso stampati in faccia, quindi, per un Bezzecchi che è consapevole che c’è ancora del lavoro da fare per avvicinarsi il più possibile alle Ducati, ma pure che la strada fatta in così poco tempo è stata tanta per giustificare un pieno ottimismo. Lo stesso Raul Fernandez, che in sella all’Aprilia ci sta già da una stagione e che a Buriram ha forzato i tempi di rientro dall’infortunio per poter macinare km sulla RS-GP, s’è detto impressionato dalla capacità di adattamento del pilota italiano. L’inizio, insomma, per Bezzecchi è stato di quelli buoni davvero. Tanto che si è potuto cominciare a lavorare anche sui dettagli: “stiamo sistemando qualcosina sulla frizione per le partenze, ma direi che ci siamo e non è un problema”.
I problemi, semmai, per uno che è nato e cresciuto in Romagna sono altri quando ci si trova per così tanto tempo dall’altra parte del mondo, dopo l’estenuante tour tra Indonesia, Malesia e Thailandia. Però nessun problema, in una squadra tutta italiana c’è l’immancabile Briscola: l’antidoto perfetto alla nostalgia di casa, come lo stesso Bez ha raccontato sui social pubblicando una foto…carte alla mano.