Ha passato una notte tranquilla in ospedale e ora si sta predisponendo tutto per il ritorno in Spagna, dove sarà operato verosimilmente nella giornata di domani. Jorge Martin è chiaramente arrabbiato e dispiaciuto per la sfortuna con cui ha dovuto fare i conti dopo appena pochi giri del suo primo giorno in sella all’Aprilia RS-GP del 2025, ma è anche pieno di energia e determinatissimo a accorciare il più possibile i tempi di recupero. Ha fame, vuole tornare e, se fosse stato per lui, avrebbe probabilmente ignorato pure le fratture pur di portare avanti il lavoro. Lo ha svelato, con un rasserenante sorriso, il manager di Aprilia, Paolo Bonora, parlando con il canale ufficiale della MotoGP.

“Per essere onesti – ha raccontato - la cosa difficile ieri è stata tenerlo calmo perché voleva rientrare in pista, poi voleva sapere come stava andando il test, cosa stavamo testando”. Un racconto che basta da solo a spiegare quanta voglia c’è nel campione del mondo e in tutta Aprilia, con Bonora che ci ha pure scherzato su: “In qualche modo è stato divertente, perché significa che sta bene”. O, meglio, che l’ha presa bene. Che poi è l’unico modo possibile per affrontare la sfortuna. “Siamo contenti di questo perché dopo quel tipo di incidente tutti ci siamo preoccupati – ha ammesso Bonora - Adesso aspettiamo solo la visita medica e la dimissione”.
Un modo per dire che da ora in poi in Aprilia aspettano solo notizie positive: “abbiamo bisogno di lui e lo aspettiamo”. Non tanto per il lavoro da fare, che comunque è stato portato avanti – spiega sempre Bonora – da Lorenzo Savadori e Marco Bezzecchi con grande cura, quanto per il desiderio di scrivere un nuovo e decisamente migliore inizio, anche se non è ancora chiaro se Martin riuscirà o no a essere in pista per i test della prossima settimana in Thailandia o se, verosimilmente, bisognerà aspettare il primo GP di stagione sempre a Buriram. La promessa del campione del mondo, per ora, è una sola: “Non mollo, ci vediamo presto”.
Intanto, tornando all’incidente di ieri, Massimo Rivola, CEO di Aprilia, ha ribadito che non sono state riscontrare anomalie sulla moto e nemmeno particolari errori del pilota, facendo anche un passaggio sugli pneumatici montati sulla moto di Martin al momento della caduta. “E’ chiaro che se sono gomme che sono state in una cassa per un anno non va bene” – ha detto. Non una accusa, ma una considerazione tra l’altro fatta anche da quasi tutti gli altri piloti scesi in pista ieri. Puntualmente, però, in tarda mattinata è arrivata anche la precisazione da parte di Michelin. “La gomma era dello scorso anno – ha detto Piero Taramasso, responsabile racing di Michelin a Sky – Ma non era uno pneumatico preriscaldato o tenuto in un container sotto al sole. Vorrei sottolineare che i container sono refrigerati e non rimangono qui tutto l’anno, perché tornano ai nostri stabilimenti via nave. Abbiamo esaminato la gomma e dopo i giri che Jorge ha fatto abbiamo visto che ha funzionato correttamente sia sul lato destro che su quello sinistro. Quando uno pneumatico non funziona, di solito appare lucido e liscio, ma non era questo il caso. Nel primo stint, i suoi tempi nei primi quattro o cinque giri erano simili a quelli degli altri piloti, nel secondo era più veloce di Bagnaia e Binder, poi è caduto. È strano che abbia tenuto lo pneumatico per 13 giri se sentiva qualcosa che non andava, perché normalmente i piloti chiedono il cambio dopo due o tre giri se rilevano un problema”.
