Il tema è ancora lo stesso: Fabio Quartararo con la Yamaha M1 in mezzo a una nuvola di “vecchie” Ducati Desmosedici. Solo che se ieri il francese era riuscito a chiudere in testa il Day 1 di Sepang, oggi le ruote davanti a tutti le ha messe Franco Morbidelli, che ha dominato per quasi tutta la giornata strappando un 1,57,2 che abbassa notevolmente il tempo fatto ieri dal suo ex compagno di squadra. Terzo e quarto posto per le altre due Desmosedici GP 24 di Alex Marquez e Fermin Aldeguer, con i due piloti del Team Gresini che si confermano decisamente sul pezzo in questa prima uscita della MotoGP 2025. Tempi e classifiche che, comunque, lasciano il tempo che trovano in una giornata di lavoro che, al contrario di ieri, non ha fortunatamente fatto assistere a troppe cadute.
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Quelle che ci sono state, ci permettiamo la battuta, sono però state di qualità. Sì, perché nel Day 2 di Sepang, nel bel mezzo di un time attack a quindici minuti dalla bandiera a scacchi, l’otto volte campione del mondo Marc Marquez è stato protagonista del suo primo volo in rosso in uscita di Curva 9 e mentre aveva un ritardo minimo dal miglior tempo. Niente di grave, moto da sistemare e rientro al box quando ormai mancava così poco tempo alla fine del turno da rendere più opportuno andare direttamente sotto la doccia. In mattinata anche il suo compagno di squadra, Pecco Bagnaia, aveva assaggiato l’asfalto di Sepang nella più classica delle scivolate. Entrambi i piloti ufficiali Ducati, supportati da Michele Pirro (che ha, di fatto, preso il posto di Fabio Di Giannantonio nel box di VR46) hanno provato diverse configurazioni, concentrandosi in particolare sull’aerodinamica e lasciando all’ultima ora di lavoro la ricerca del tempo (ha chiuso quinto). Per Marc Marquez, invece, oggi è solo quattordicesima piazza.
A sorprendere, piuttosto, è stato Joan Mir, sesto e con un sorriso in faccia che non gli si vedeva dal 2020.L’ex campione del mondo con Suzuki ha raccontato di avere finalmente tra le mani una Honda con potenzialità concrete e i tempi più che buoni fatti registrare anche da Johann Zarco lasciano pensare che effettivamente gli ingegneri giapponesi siano riusciti a garantire uno step significativo sulla RC213V. In top 10 anche una KTM, quella di Pedro Acosta che ha chiuso con il settimo tempo e le due Yamaha Prima Pramac di Miguel Oliveira e Jack Miller con in mezzo l’Aprilia RS-GP di Marco Bezzecchi.
Appena fuori dalla top 10 l’altra KTM di Brad Binder, che però ha fatto registrare la seconda velocità di punta di giornata (339 km/h), mentre sembra fare ancora un po’ di fatica Enea Bastianini, che ha notevolmente migliorato il tempo di ieri ma ha preferito portare avanti un lavoro più cauto e di studio della sua nuova moto, senza prendersi rischi che in questa fase considera inutili. In “sofferenza” rispetto al suo compagno di squadra anche Luca Marini con l’altra Honda ufficiale, che ha chiuso quindicesimo a sette decimi da Joan Mir con la stessa moto e a un secondo e tre decimi dal primo della classe di giornata, Franco Morbidelli.
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