Il percorso di familiarizzazione di Lewis Hamilton con la Ferrari è stato definito. Dopo l’arrivo a Maranello, la prova del sedile e i primi giri al simulatore, Lewis si catapulterà al volante di una Ferrari a Fiorano, casa della Scuderia, con l’obiettivo di iniziare a prendere confidenza con tutte le procedure della sua nuova squadra. Lo farà verosimilmente con la SF-75, vettura che ha debuttato nel 2022, anno in cui si è aperto il ciclo tecnico corrente.
Quella di Fiorano però, rappresenta solo la prima delle quattro uscite programmate dalla squadra per il suo nuovo pilota, in quanto subito dopo ci si sposterà a Barcellona per svolgere altre tre sessioni che caratterizzeranno questo suo percorso di avvicinamento, sempre al volante della SF-75. Dunque, Ferrari ha scelto di giocare d’anticipo e sfruttare già nel corso del prestagione i mille chilometri concessi da regolamento in materia di TPC (Testing Previous Cars), giornate di test in cui a ogni squadra è concesso di scendere in pista con una vettura datata di due o più anni. Originariamente pensati per permettere ai giovani piloti di prendere confidenza con le vetture di F1, visto il divieto di scendere in pista con le monoposto dell’anno corrente imposto a partire dal 2009 -con l’obiettivo di contenere i costi-, sin dalla loro introduzione i TPC sono diventati comuni anche tra i piloti titolari, soprattuto per riprendere confidenza con gli automatismi richiesti da una vettura di F1.
A seguito però delle polemiche della passata stagione, con Red Bull accusata di aver utilizzato una di queste giornate per risolvere alcuni problemi riscontrati sulla RB20, pur testando a Imola con una RB18, violando così lo spirito del regolamento, è stato richiesto l’intervento della Federazione, che ha risposto inasprendo le limitazioni su tale tipologia di test: a partire dal 2025, saranno a disposizione dei piloti titolari di ogni squadra soltanto quattro giornate e un numero di chilometri complessivi pari a mille con le vetture dell’attuale regolamento tecnico. Discorso diverso invece per i giovani, che potranno godere di un numero illimitato di giornate nel corso dell’intera stagione. Nonostante si tratti di test con una monoposto che probabilmente avrà poco in comune con quella che verrà svelata il prossimo 19 febbraio, soprattutto la tre giorni di Barcellona sarà fondamentale per Hamilton. L’inglese proverà per la prima volta nella sua carriera una vettura spinta da un motore differente da Mercedes, iniziando poi ad affinare il rapporto con Riccardo Adami, suo nuovo ingegnere di pista, successore dell’iconico Bono.
Ferrari però non sarà l’unica protagonista del prestagione, dal momento che nei giorni precedenti sia Haas che Mercedes sono scese in pista a Jerez. La scuderia americana ha emulato il percorso programmato a Maranello, dando la possibilità a Esteban Ocon e Oliver Bearman di girare con la VF-23; Mercedes ha invece preferito una strada differente: Kimi Antonelli scenderà in pista con la W10, monoposto che ha corso il mondiale 2019. Nella prossima stagione Kimi sarà un pilota titolare e, utilizzando una vettura del precedente ciclo tecnico non ha usufruito di nessuna delle quattro giornate di TPC previste ora da regolamento.
Infine, l’unica occasione che i piloti titolari avranno a disposizione per macinare qualche chilometro con le vetture 2025 prima dei test del Bahrain è rappresentata dai Filming Day, giornate concesse a ciascuna scuderia per la realizzazione di contenuti promozionali da utilizzare nel corso della stagione.