"La maniera più veloce per diventare impopolari in F1 è vincere tanto". Partendo da questa consapevolezza, raccontata nel corso di un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, si può già capire molto di Chris Horner, team principal della Red Bull in Formula 1. Essere odiati non ha importanza, l'importante è vincere. Ed è proprio quello che lui, la sua squadra e Max Verstappen stanno facendo in questi anni di dominio nella massima serie, distruggendo record su record.
Un successo che, secondo Horner, non è da far ricadere solo sulle spalle di Verstappen: "Vincere è difficile, ripetersi ancora di più - ha raccontato al Corriere della Sera - Devi essere sempre al top: macchina, strategia, affidabilità, partenze. Stare lontano dai guai e avere anche un po’ di fortuna. Ogni fine settimana è una sfida continua. Penso alla pioggia, tanta in questo campionato. Altro che facile".
E per quanto il team principal sia felice del grande lavoro fatto in Red Bull, è consapevole del fatto che in Formula 1 servono rivali contro cui battersi, una condizione che in questa stagione non è mai arrivata. In alcuni casi, come in Ferrari, è la stabilità a mancare: "Quella è fondamentale, c’è bisogno della stabilità per creare l’ambiente giusto. Per spingere le persone a uscire dalla propria zona di comfort".
L'assenza di vittorie per la squadra di Maranello, spiega Horner nel corso dell'intervista, rischia di avere un impatto negativo su tutto lo sport e proprio per questo si augura di vederla presto tornare in lotta per le vittorie: "È importante che sia competitiva. F1 e Ferrari camminano mano nella mano. È sempre grandioso lottare contro la Ferrari, contro il suo prestigio, contro la sua storia". Anche se, ammette il britannico, oggi l'attaccamento dei tifosi è più legato ai piloti che alle squadre: "I ragazzi di oggi si attaccano ai piloti: ai Leclerc, ai Norris, è cambiata la percezione...".