La battuta che gira sui social è simpatica: ci voleva Emmanuel Macron per vedere Fabio Quartararo in abiti normali. Pantalone elegante e giacca, infatti, è qualcosa che addosso all’ex campione del mondo francese non s’era quasi mai visto, così abituato come è a colori vivaci e look estrosi. Però l’occasione questa volta è stata di quelle che capitano una volta nella vita, con Quartararo che è stato chiamato all’Eliseo per ricevere una delle più importanti onorificenze di Francia: Chevalier de la Légion d'Honneur.
Prima di lui, restando nel motorsport, avevano meritato la prestigiosa nomina istituita da Napoleone solo campioni del calibro di Alain Prost e Sebastian Loeb. “Viva la Francia, viva la Repubblica” – è stato il messaggio con cui l’ex campione del mondo ha accompagnato il video pubblicato sui social per raccontare la singolare giornata trascorsa all’Eliseo. Un video girato dai suoi familiari e dall’amico Tom, che lo hanno accompagnato al cospetto del presidente Macron. Si è trattato, per Quartararo, di uno degli ultimi impegni istituzionali prima di ributtarsi al lavoro insieme a Yamaha per sviluppare la M1 2024.
Già il primo febbraio, infatti, il numero 20 sarà in Malesia per lo shakedown, visto che Yamaha, adesso, potrà sfruttare le nuove concessioni per provare a colmare il gap tecnico con Ducati. A maggior ragione adesso che Fabio Quartararo è cavaliere, per dirla con una battuta, serve assolutamente un cavallo all’altezza. E’ opinione comune, infatti, che il francese sia attualmente il pilota di maggior talento della MotoGP, ma è altrettanto evidente che il mezzo che si è ritrovato tra le mani nelle ultime due stagioni lo ha, di fatto, messo fuori da ogni gioco. Adesso, però, in Yamaha sono cambiate molte cose, con la casa di Iwata che ha affiancato ai tecnici giapponesi anche l’esperienza maturata in Ducati da due ingegneri italiani cresciuti a Borgo Panigale e che hanno lavorato fianco a fianco con Gigi Dall’Igna.
Per Quartararo c’è anche un nuovo compagno di squadra, Alex Rins, che – prima dell’esperienza in Honda – ha potuto conoscere pregi e difetti dei motori quattro cilindri in linea negli anni trascorsi in Suzuki e che potrà, quindi, dare una grossa mano anche dal punto di vista dello sviluppo. Lo stesso Rins, come abbiamo raccontato ieri, s’è detto particolarmente fiducioso circa la svolta che i vertici di Yamaha hanno voluto dare alla squadra e con le nuove concessioni si potrà portare avanti un lavoro più completo con l’obiettivo di tornare competitivi nel minor tempo possibile.