Paola Ferrari, giornalista televisiva di Raisport, è milanese e milanista, ma è cresciuta in una famiglia di interisti. In più, come ha dichiarato nel 2020 in una intervista al quotidiano Libero, è simpatizzante di altre squadre e altre città, come Napoli e Roma, la Capitale che l'ha accolta e in cui vive da anni. "Un Grandissimo Milan vince il suo 19esimo Scudetto. Onore a Pioli ma sul podio anche Simone Inzaghi e comunque vada, Davide Nicola", ha pubblicato ieri su Instagram per celebrare la vittoria rossonera del Campionato e i meriti delle squadre coinvolte.
Paola Ferrari da bambina andava a San Siro con il suo papà e lo scorso ottobre ha invece festeggiato il proprio compleanno in collegamento su Rai 1 durante la semifinale di Nations League, nientemeno che con Luca Toni e Lele Adani, proprio dal mitologico stadio di Milano. Ma il monumento allo Sport oggi è preda del business degli affari che regola le scelte del Comune di Beppe Sala, che anche ieri è stato contestato: i tifosi del Milan hanno scandito espliciti slogan rivolti personalmente a Sala, attuale sindaco della città di Milano, poiché è da essi ritenuto colpevole della mancata presenza di un maxischermo in piazza Duomo, in occasione della probabilissima vittoria del Milan di domenica. Ma mica solo i tifosi del Milan contestano le scelte del Comune di Milano: anche tanti "cugini" interisti non apprezzano che tra gli obiettivi dell'attuale governo milanese è previsto che le generazioni future non possano fruire di una storica eccellenza dell'architettura e cultura di Milano, che è nota in tutto il mondo: lo Stadio di San Siro, che dalle canzoni di Jannacci è passato per gli sketch dei comici di Zelig, fino a piazzare il suo terzo anello nelle Playstation di tutto il Pianeta, all'interno di famosi videogiochi di Calcio, come "Fifa". Come si dice in dialetto meneghino: "rob de matt", ma per davvero.
Raggiunta da MOW durante la nottata di festeggiamenti e caroselli di auto, Paola Ferrari al telefono da Roma ci ha raccontato il proprio commento, a caldo e in esclusiva: “Ho sempre creduto nella forza del Milan, quando tutti dicevano Inter. La voglia di riscatto e di tornare grandi è stata fondamentale: 10 a Pioli. ma anche un bel 9 a Simone Inzaghi, che ha preso un'Inter, descritta inadeguata da Conte, e l’ha portata a vincere la Coppa Italia e a lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata. Lo scudetto del Milan è lo scudetto dei giovani: è la squadra più giovane a vincere uno scudetto - sottolinea infatti Paola Ferrari - per il Milan si apre un ciclo: ora è fondamentale non perdere Leao, sarà responsabilità dei nuovi acquirenti americani".
Come ha ricordato la giornalista di Rai Sport a tutti gli amanti di numeri e cabala calcistica: con un'età media di circa 26 anni, al netto degli anziani "senatori" come Zlatan Ibrahimovic, il Milan è la squadra più giovane a vincere il massimo Campionato di calcio in Italia da quando sono stati introdotti i 3 punti in caso di vittoria. Ed è il primo scudetto rossonero, ad 11 anni di distanza dall'ultimo, ma della nuova era "post Berlusconi" per quanto concerne la proprietà della squadra milanese.