La MotoGP 2021 sta per iniziare, i piloti sono già in Qatar e per le prossime due settimane li vedremo in pista. Nonostante il congelamento dei motori le novità sono moltissime. Dal ricambio generazionale in Ducati - ed anche un po’ in Yamaha - all’arrivo di tre debuttanti, arrivando ad un campione in carica che nessuno sembra voler dare per favorito. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Paolo Beltramo, che commenterà la stagione in qualità di ospite negli studi di Sky, per farci raccontare il suo punto di vista sulla stagione che sta per iniziare. Ecco cosa ci ha raccontato.
Ciao Paolo! Cosa ti è mancato di più della MotoGP?
“È stata un’assenza così presente che alla fine è come se mi fosse mancato il cane. Soprattutto in questi periodi in cui bisogna stare chiusi in casa, avere qualcosa di bello da guardare è più importante del solito. Uno non va più al mare con la fidanzata, adesso che siamo tutti chiusi in casa le gare sono più importanti ancora”.
Tu cosa vorresti vedere dalla MotoGP 2021?
“I giovani competitivi con Marquez, quando tornerà ad essere quello di sempre. E poi degli spunti all’antica da Valentino Rossi. Vorrei vederlo cattivo, incazzato… E poi magari dei podi, delle vittorie. Una gara, magari due, non sto dicendo il mondiale. Ma che torni ad essere quello che è sempre stato”.
A proposito, come vedi la coppia Valentino Rossi - Franco Morbidelli?
“Benissimo. Credo che per una volta sarà una bella coppia. Vale a Morbido ha promesso molto, quando è morto suo papà gli ha detto ‘da oggi in poi a te ci penso io’, e sono quelle frasi che non si dicono a tutti, credo che non lo abbia detto mai a nessuno, nemmeno a Uccio a cui comunque l’ha sempre dimostrato. Ecco, io penso che con Morbidelli riusciranno ad essere comunque amici, ad aiutarsi pur correndo uno contro l’altro. Ce la faranno, anche se è quasi impossibile”.
Per Valentino potrebbe essere un modo di ritrovare la fame.
“Si, sono sicuro che a Vale farà bene questo cambio d’atmosfera. In Yamaha non c’era un bel clima, quando è andato in pensione Furusawa le cose sono cambiate. C’era un uomo brillante al comando, deciso, ed ora a gestire le cose è diventato un intero team. Credo che Valentino sia stato penalizzato da questa cosa. Perché adesso per prendere una decisione ci vogliono mesi, invece il bello della Yamaha era anche la sua rapidità. Come Ducati o KTM, per dire. I giapponesi stanno molto attenti a rispettare ruoli, protocolli e gerarchie. Che se stai aspettando un treno ha anche dei vantaggi, ma per fare la MotoGP forse ci vuole anche dell’altro. Uno come Furusawa riusciva ad uscire dagli schemi”.
Chi sarà la sorpresa di questo primo GP?
“Potrebbe essere Zarco. Non ha mai vinto un GP e potrebbe essere lui. Oppure Aleix Espargarò, se vincesse una gara o riuscisse a finire a podio con l’Aprilia sarebbe una bella sorpresa. Anche il fratello Pol potrebbe fare qualcosa, anche se al momento non ha vinto. La sorpresa possono farla loro, perché sono veloci. Devono solo cambiare un po’ approccio”.
Pensi che Marc Marquez sarà ancora il favorito?
“Adesso è preso per dirlo. Se è in forma e riprende ad andare come lo abbiamo visto a Jerez sicuramente si. Se invece torna e comincia ad avere bisogno di due, tre o quattro gare per riprendere gli automatismi e l’istinto che aveva… Sai, non è solo una questione di forza e fisico, e neanche di testa. Serve naturalezza, fluidità, facilità… Istinto. Ecco, bisognerà vedere se metterà ancora giù il gomito destro al momento di salvare una caduta”.
Tornerà quello di prima?
“Secondo me si. Lui ha la testa dura, lo dico in senso buono. È uno coraggioso. Il vantaggio, purtroppo o per fortuna per lui, è che ha già sofferto. L’infortunio piedi quando era in 125, la vista in Moto2… Non sono cose facili e ne è sempre venuto fuori alla grande. Quelli come Marquez sono vincenti di natura”
Un bel ricordo del Qatar?
“Eh, certo! Era il 2009, avevano sospeso la gara per pioggia, poi corsa di lunedì. Meda mi ha preso in giro nell’intervallo, perché non si capiva bene cosa sarebbe successo e mi ha detto che il Paolo Beltramo di una volta sarebbe andato sotto la pioggia, non sotto la tettoia. E allora sono andato fuori, è stato come se mi avessero buttato in acqua. E tutti a dirmi ‘no, hai la radio, lo zaino aperto, rompi tutto!’ me ne sono fregato, e devo dire grazie a Giampiero Sacchi perché mi ha anticipato la notizia prima che potessero dirlo in TV, perché non era ufficiale. E così che avrebbero corso di lunedì l’ho detto io, e ho fatto una bella figura. Bagnato fradicio, ma una bella figura (ride)”.
"Al tempo c’era più libertà, mi intrufolavo dappertutto. Che ne so, ero sul rettilineo del Qatar e pioveva da matti. C’era Franco Uncini con la Safety Car e gli ho chiesto un commento… Mi ha fatto salire e abbiamo fatto il giro in macchina per vedere le condizioni della pista. Sono piccole cose, ma belle. Mi ricordo anche a Indianapolis, quando avevano sospeso la gara per il vento. C’erano Stoner, Ezpeleta e Rossi che stavano decidendo se riprendere o meno la gara. Io ho fatto aprire il microfono e a quel punto non potevano più mandarmi via. Lì ho saputo che l'avrebbero interrotta e che quindi Valentino avrebbe vinto. Adesso per una cosa così rischi la crocifissione. Ah, un'altra cosa. C’è una mia foto in cui sono sul podio con una sigaretta a stappare la bottiglia di champagne di Eddie Lawson. È bella, fa ridere, ma capisci che erano altri tempi”.