Ricomincia il motomondiale? Ricominciano i comunicati stampa della Sic58 Squadra Corse, che poi non sono mai solo i comunicati stampa della squadra, ma delle vere e proprie lettere romantiche e piene di passione di Paolo Simoncelli. Anche in questa occasione, in merito alla Sprint Race Paolo fa scendere la lacrimuccia ai tanti fan di suo figlio: “Una MotoGP interessante, atipica, a tratti esplosiva (in tutti i sensi), una MotoGP come non l’abbiamo mai vista, dove tutto è improntato verso lo spettacolo. Tutto evolve, anche l’introduzione della tanto chiacchierata Sprint Race, a mio parere ha fatto il suo dovere, ossia tenere alta l’attenzione dello spettatore. Originale e alternativa, uno show a tutti gli effetti, proprio quello che serviva. Ovviamente ci sono alcune cose da sistemare e altre si devono assestare; si potrebbe concedere qualcosa di più alle categorie minori visto che il nuovo format porta i piloti della MotoGP ad essere impegnati tutto il giorno”. La Sprint Race, insomma, ha raccolto l’entusiasmo di Simoncelli che non sarebbe stato l’unico, secondo lui, ad apprezzare questa gara ad alte velocità: “Mi è piaciuto lo spirito agguerrito che ho visto nella Sprint Race, ne conosco uno che si sarebbe divertito moltissimo, anche se quella volta sportellate e un po’ di enfasi erano considerate manovre eccessive e al limite”. Ovviamente parla di lui. Marco.
Come negarlo? Il Sic è stato un pilota di cuore, azzardato, aggressivo anche. Basti pensare a quando ricevette nel 2011 una mail minatoria con una foto di proiettili appoggiati su un tavolo, a ridosso di quella pole position costosissima e tutta in salita al Montmelò (“Dio bò, la pole!”). Anche perché Papà Paolo non ha mai nascosto l’apprezzamento per Marc Marquez, altro campione decisamente disposto a spingersi oltre i limiti, come ha confermato domenica a Portimão quando al terzo giro ha colpito Jorge Martín per poi lanciare in aria Miguel Oliveira con una manovra decisamente estrema. Marco oggi avrebbe avuto 36 anni e si sarebbe quindi avviato verso la fine della sua carriera in MotoGP, ma chissà cosa avrebbe fatto in un mondiale come questo, dove aggressività e fibra serviranno sempre di più e chissà se i ragazzi della Sic58 Squadra Corse sapranno raccogliere l’istinto e la voglia di azzardare che aveva il Sic. Un giudizio sui suoi lo dà anche Paolo Simoncelli, che nonostante alcuni passi falsi per Kaito Toba e Riccardo Rossi, vede ancora con ottimismo a questa nuova stagione, a partire dall’undicesimo posto di Toba e dal quindicesimo di Rossi: “Per quello che riguarda noi posso ritenermi abbastanza soddisfatto, Toba stava andando bene si è un po’ incasinato, è andato in crisi quando ha ricevuto il “track limits warning”, un avvertimento che compare sul cruscotto quando il pilota va sul verde e dopo la seconda volta viene costretto a fare il long lap penalty. Insomma, c’è da lavorare ma ha fatto vedere di esserci, era li dietro con il fiato sul collo dei primi. Di Rossi voglio solo dire che è stata una giornata un po’ storta… Partiamo fiduciosi per l’Argentina, ho una bella squadra e due piloti nei quali credo molto”.