Il cambio di criterio ha mandato su tutte le furie la Honda. HRC, infatti, ha deciso di presentare appello contro la sanzione imposta a Marc Marquez dopo l’incidente di Portimao. Nel mirino non ci sono finiti i due long lap penalty, ma la scelta dei commissari FIM di non tenere conto dello stop che Marquez osserverà in Argentina.
"In relazione alla sanzione inflitta dalla FIM a Marc Márquez per l'incidente di gara occorso al Gran Premio del Portogallo – si legge nel durissimo comunicato diffuso poche ore fa - il Repsol Honda Team ritiene che la modifica della sanzione, consistente in un cambio di criteri riguardo al momento in cui dovrebbe essere scontata, non è conforme all'attuale regolamento FIM per il Campionato del Mondo MotoGP. Anche perché il cambio è avvenuto due giorni dopo che la sanzione iniziale era stata formalizzata e resa definitiva. Per questo il Repsol Honda Team intende avvalersi di tutti i rimedi offerti dalla normativa vigente a difesa dei propri legittimi diritti ed interessi, che ritiene violati a seguito dell'ultima delibera adottata, ed in particolare ha regolarmente presentato ricorso alla FIM Commissari d'appello".
Nel comunicato, quindi, si parla addirittura di diritti e interessi lesi dalla scelta dei commissari FIM, avvenuta dopo che la stampa di mezzo mondo aveva sottolineato come Marc Marquez avrebbe, di fatto, bypassato la penalità ritrovandosi costretto a saltare il GP di Argentina (ne avevamo parlato qui). Ieri, poi, da parte della FIM c’è stata una nota di chiarimento (ne abbiamo parlato qui) e la questione sembrava risolta. Ma adesso Honda non ci sta. Anche perché il doppio giro di penalità che Marc Marquez dovrà osservare a Austin potrebbe segnare una pietra definitiva sulla possibilità di lottare per il mondiale, visto che il 93 ha già rimediato uno zero in Portogallo e ne rimedierà altri due in Argentina.