Il dubbio era venuto a tutti e anche in maniera più che legittima: Marc Marquez dovrà comunque scontare i due giri di penalità se non correrà in Argentina? Una domanda figlia dell’indicazione contenuta nel comunicato del Panel dei commissari FIM in cui si annunciava la sanzione per l’otto volte campione del mondo, specificando che i due long lap si sarebbero dovuti osservare nel GP di Argentina. Ne hanno parlato le testate di settore di mezzo mondo e questa mattina, puntuale, è arrivato il chiarimento. Con la toppa che, almeno questa volta, non sembra essere più grossa del buco.
Marc Marquez, si legge testualmente, dovrà scontare i due long lap penalty nel primo gran premio a cui parteciperà. Verosimilmente, quindi, a Austin, su un circuito che invece per il 93 e per il Team Repsol è da sempre speciale e teatro di grandi soddisfazioni. Con lo zero rimediato a Portimao nel GP di domenica e il doppio zero che quindi Marc Marquez rimedierà in Argentina (visto che non ci sarà) i due giri di penalità da scontare in America rischiano di rappresentare, per il catalano, una mezza rinuncia alla lotta per il titolo. Perché è vero che il calendario è lunghissimo e le gare saranno il doppio degli anni passati, ma è altrettanto vero che la Honda non sembra una moto ancora competitiva e che partire così con tre zero e un gp già compromesso rischia di essere troppo anche per un fenomeno come Marquez.
Nessuno sconto, dunque, per l’otto volte campione del mondo, con il Team RNF Aprilia che, anzi, ha ufficialmente chiesto di essere ancora più severi con Marc Marquez dopo l’annuncio che Miguel Oliveira non riuscirà a essere della gara in Argentina proprio a causa dell’incidente provocato dal catalano. “Il team CryptoDATA RNF MotoGP, a seguito del recente incidente di gara spericolato e irresponsabile mostrato da Marc Márquez contro Miguel Olivera, sta spingendo per sanzioni più dure e severe da parte dei commissari della FIM – si legge nel comunicato diffuso questa mattina - Le gare della MotoGP, che siano sprint o gare principali, sono ad alta velocità e ad alta intensità, dove ogni pilota vuole vincere a tutti i costi. Tuttavia, un comportamento così aggressivo può avere conseguenze disastrose L'incidente nell'ultima gara tra Marc Márquez e Miguel Olivera dovrebbe servire da campanello d'allarme per i piloti di MotoGP, Moto2 e Moto3, pertanto è imperativo che vengano inflitte pene severe per qualsiasi tipo di guida spericolata e irresponsabile. Esortiamo i commissari FIM ad agire in modo rapido e deciso contro questo tipo di guida spericolata, dando l'esempio ai più giovani e futuri piloti di Moto3 e Moto2. Riteniamo che la sicurezza sia la massima priorità in qualsiasi sport e la MotoGP deve adottare le misure necessarie per garantirla a tutti i suoi piloti. Non vediamo l'ora di supportare i Commissari Sportivi FIM nei loro sforzi per sviluppare un ambiente di gara più sicuro e responsabile".