Dubbio chiarito: Marc Marquez non dovrà osservare a Austin i due long lap che gli sono stati comminati per la manovra scorretta di Portimao. Per ora le cose stanno così. La commissione gara, è bene precisarlo, non è tornata sulle sue decisioni, ma ha semplicemente preso atto di un cambio di scenario che si è verificato dopo l’annuncio che l’otto volte campione del mondo ha dovuto sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico che lo costringerà a saltare il GP d’Argentina. Non esserci sarà più pesante, in termini di punti per la classifica, dell’osservare due giri di penalità.
E’ questo, in estrema sintesi, il ragionamento fatto dai commissari. oppure, come sostiene qualcuno, non c'è stato alcun ragionamento ma solo la logica conseguenza di un grossolano errore? Nel comunicato in cui si informava il pilota e il team della penalità, infatti, è espressamente indicato che i due long lap avrebbero dovuto essere osservati nel GP dell'Argentina. Se Marc Marquez tornerà davvero a Austin, salvo ulteriori ma non improbabili ripensamenti, quindi, potrà giocarsela alla pari con tutti gli altri. E è una buona notizia per il 93 e per tutto il Team Repsol, visto che il tracciato statunitense è da sempre un luogo magico per Marquez, che lì ha vinto più di chiunque altro. Il luogo ideale, quindi, per tornare dopo l’ennesimo passaggio in sala operatorie e dopo le accuse che lo hanno letteralmente travolto in seguito ai fattacci di Portimao.
Un episodio, quello di domenica, di cui Marquez s’è comunque assunto le responsabilità, pur precisando che il suo è stato un errore e non certo una manovra scorretta. “Oggi ho commesso un errore e quando lo faccio lo ammetto – ha affermato - Per questo ho ricevuto la doppia penalità per il giro lungo per l'Argentina come previsto dal regolamento. Ovviamente non era mia intenzione. Non volevo nemmeno sorpassare Martín, perché non era così vicino. Ma la ruota anteriore si è bloccata in frenata perché ho scelto la gomma dura e oggi c'era molto vento che mi ha reso difficile scaldarla, faceva freddo. La mia idea era di andare a sinistra, ma non riuscivo ad alzare la moto per allargare: ho evitato Martin, ma poi c'era Oliveira e non ho potuto fare niente. È stato un grosso errore, mi hanno penalizzato e lo accetto senza discutere. Mi scuso con tutti e in particolare con Oliveira, l’unica cosa che conta adesso è che lui stia bene”.