Carlos Sainz, 59 anni, non ci pensa ad appendere il casco al chiodo. Leggenda dei rally, tre volte vincitore della Dakar (di cui un successo, l'ultimo, nel 2020), oggi impegnato nel campionato Extreme-E e nella Road to Dakar per il 2022, Carlos è l'esempio perfetto della passione per le quattro ruote.
Un amore che ha trasmesso al figlio, insieme al nome e al cognome. E adesso che Carlos Jr ha trovato la sua strada, e realizzato il sogno di correre in Ferrari come il suo mito di sempre, Fernando Alonso, per papà Sainz l'orgoglio più grande è quello di vederlo felice e realizzato.
Racconta il percorso del figlio in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, a pochi giorni dal Gran Premio di Formula 1 di casa, a Barcellona, il primo da pilota in rosso. L'ultimo successo della Ferrari a Montmelo, nel 2013, proprio di Fernando Alonso: "Diventò presto il suo pilota preferito - spiega Sainz Senior - ho una foto di Carlito piccolino che guarda Fernando dal basso con gli occhi sgranati e luccicanti, come se fosse un Dio".
Il rapporto tra i due si è consolidato nel tempo, con Alonso che ha preso il giovane Sainz sotto la sua ala. Ora che il due volte campione del mondo è tornato in Formula 1, con la Alpine, i due spagnoli sono di nuovo rivali in pista: "Si sentono ancora. Fernando lo sento di più io - racconta Sainz - tra noi due è sempre rimasto un gran bel rapporto".
Destini che sembrano incrociati, quelli di Carlos Jr e di Alonso, entrambi passati da Maranello. Un sogno che si avvera per il figlio, racconta il tre volte campione del mondo della Dakar: "Carlos è molto felice, è davvero contento. Lui è una persona positiva, oltre che veloce, e addosso ha una gran carica".
Obbiettivi chiari e testa sulle spalle per il giovane pilota spagnolo, che si è recentemente trasferito a Maranello: "Gli piace. E sa che se vuole diventare campione del mondo con la Ferrari, il suo ruolo gli impone di stare vicino alla squadra".
Unico lato negativo: ora padre e figlio non sono più vicini: "Qualche weekend se riesce viene a trovarci, così possiamo giocare un po' a golf. Per il momento il più bravo è lui, ma sto lavorando per batterlo".
Da sempre legatissimi, i Sainz hanno presto raggiunto un equilibrio difficile nel rapporto padre-figlio nel motorsport. Papà Carlos sa quali sono i limiti da rispettare, e anche questo fine settimana - nell'atteso weekend di casa - non caricherà di ulteriore pressione il figlio: "Io non vado mai nel box, resto nell'hospitality e lo lascio tranquillo".
Un fine settimana che comunque non lascerà indifferenti i due, finalmente di nuovo in Spagna: "Quello che a Carlos mancherà molto è la presenza del pubblico. Mi ha detto che Imola e Barcellona sono arrivate troppo presto nel calendario, spera che quando si correrà a Monza in settembre lo si potrà fare davanti ai tifosi".