Lo sport non è la priorità. A dirlo, all'unanimità, è tutto il mondo della Formula 1 unito nella decisione comune di procedere con l'annullamento del Gran Premio di Imola di questo weekend. Ci hanno sperato, provato fino all'ultimo, ma l'emergenza della regione ha giustamente avuto la priorità su tutto il resto: troppo pericoloso muoversi in queste condizioni, troppo rischioso accogliere centinaia di migliaia di tifosi durante il fine settimana, e soprattutto troppo ingiusto dedicare forza lavoro e uomini all'attività sportiva in pista, togliendoli così da altre zone della regione oggi in estrema difficoltà tra morti, dispersi e migliaia di sfollati in tutta l'Emilia Romagna.
Resta tra le vie di Imola la tristezza di un evento mancato, in occasione dei 70 anni dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari, per cui si era lavorato a lungo, e che senza dubbio avrebbe lasciato in ogni tifoso presente un ricordo indelebile. Lo sport non è la priorità, è vero, ma la Formula 1 e il motorosport sono parte di questa regione pronta a rimettersi in piedi. Non solo Imola ma tutta l'Emilia Romagna, terra di motori e di passione, che nel 2024 tornerà ad ospitare un Gran Premio ancora più atteso e più vissuto.
Così mentre si lotta per la sopravvivenza e la ricostruzione, una fotografia lega Imola, la Formula 1 e l'alluvione di questi giorni: è lo scatto pubblicato su Instagram da una ragazza del posto, Virginia, protagonista di una scena diventata simbolo di questo evento. Lei e il fidanzato sono, nello scatto, a bordo di una canoa al centro di un "fiume cittadino" fatto di fango e pioggia. Lei, Virginia, tiene alta una bandiera: è quella inconfondibile della scuderia Ferrari. Uno scatto che in poche ore fa il giro del web, accompagnato dalle poche righe della ragazza: "Lui che mi asseconda sempre, noi che insieme siamo una forza e che le superiamo tutte! Forza Ferrari oggi, domani e sempre e forza Romagna, la Romagna non molla mai!".
Nel giorno dell'annullamento del Gran Premio, nel giorno della disperazione di un popolo, Virginia riesce così senza polemiche a mettere insieme due mondi. Passione e resistenza, con un occhio già rivolto al domani.
È proprio lei a raccontarci la storia di questa fotografia e del contesto in cui è stata scattata: "Io e il mio ragazzo abbiamo dovuto raggiungere le scale sul retro di casa, che danno accesso al secondo piano dove avevamo alcuni affetti personali da recuperare - l'unico modo per arrivarci era passare da lì, da quel mare di fango, e per farlo i due ragazzi sono saltati su una canoa - siamo di San Prospero, in una piccola frazione rimasta particolarmente colpita rispetto al resto del comune perché ci troviamo in una zona bassa e a ridosso del fiume. Fortunatamente però alla fine qui è andato tutto bene, in altri centri abitati vicini la situazione è ancora più drammatica".
Una canoa quindi, degli oggetti da recuperare e una strada diventata un fiume. Ma da dove arriva la bandiera Ferrari? A spiegarlo ancora una volta è la stessa Virginia: "Abitiamo a pochissimi chilometri da Imola, siamo da sempre grandi tifosi della Ferrari. Soprattutto io. Questo weekend infatti saremmo dovuti andare anche noi al Gran Premio! La bandiera era sul mobile dell'ingresso e quando sono uscita mi sono caricata anche quella. È stato un bel momento, un po' di allegria in quella situazione difficile". Non tutti però, spiega Virginia, hanno apprezzato la scelta: "Ci sono molte persone che non hanno capito, che ci hanno addirittura dato dei cretini. Ma pazienza! Volevamo sdrammatizzare, abbiamo fatto sorridere anche molti passanti in quel momento ed è questo che conta".
Ora testa alta e sguardo in avanti, pronti alla ricostruzione: "Le cose vanno meglio. Nel punto della foto oggi si sta ritirando l'acqua e stiamo iniziando a pulire e spalare il fango" racconta Virginia. Con un merito, e un orgoglio, che le resterà addosso: "Non c'è solo questa fotografia. Ieri mentre eravamo sulla canoa abbiamo anche salvato un gatto rimasto bloccato".