Mentre è tutto pronto per il Gran Premio d'Olanda, si parla ancora di quanto successo in Belgio e in particolare dell'ennesimo flop della Ferrari.
Come noto, il team di Maranello nel final ha richiamato ai box Charles Leclerc per montare gomme soft e andare all’attacco del giro veloce che vale un punto di bonus. Non solo però il monegasco non ce l'ha fatta ma anche subito una penalità per eccesso di velocità in pit-lane di cinque secondi che gli è costata il quinto posto.
A ritornare sull'episodio è stato uno degli uomini più contestati dell'anno, il responsabile delle strategie della Ferrari Inaki Rueda. “A fine gara abbiamo visto che si era aperta la finestra per provare a battere il giro veloce di Max Verstappen, quindi lo abbiamo richiamato ai box nel penultimo giro per montare gomme soft. Questa mossa non è andata secondo i nostri piani. Abbiamo mancato il giro veloce per sei decimi e abbiamo preso una penalità per eccesso di velocità in pit-lane. Se non proviamo a cogliere queste opportunità, però, non siamo dei corridori”.
Rueda ha cercato di spostare l'attenzione su un altro particolare: "Abbiamo eseguito cinque pit-stop e tutti sono stati molto rapidi. Il più veloce tra questi è andato ad un decimo dal nostro record stagionale".
Una magra soddisfazione, dopo un Gran Premio che ha aumentato la rabbia dei ferraristi verso un team che non sembra combinarne una giusta.
"In F1 bisogna essere coraggiosi e bisogna rischiare per ottenere qualche punto in più. La scelta di fermarsi è quella giusta, se la squadra ha avuto il coraggio di prendersi dei rischi io sono contento. Non è andata bene, ma siamo stati sfortunati per la rottura del sensore e un’infrazione minima di 0.1 km/h", aveva già detto Mattia Binotto. Il problema è che i rischi presi finora non hanno portato i risultati sperati...