Enea Bastianini cambia colore: il fucsia che ha caratterizzato la carriera del 23 è diventato bianco. E’ la prima cosa che viene da dire dopo la presentazione della Desmosedici 2024 con cui il pilota romagnolo proverà a mettere definitivamente alle spalle un 2023 terribile e un debutto sulla Ducati ufficiale che è stato da dimenticare a causa di cadute, infortuni e feeling mai realmente trovato, nonostante una vittoria. “Io non ho fatto bene come Pecco e quindi penso che questo per me sarà una sorta di anno decisivo – ha spiegato Bastianini – E’ vero che ogni anno si dice che è l’anno decisivo, però per me sarà davvero importante. Tutti i piloti più forti avranno moto competitive e credo che questo renderà la stagione sicuramente intensa, ma anche più divertente”.
Bastianini vuole esserci e non si nasconde. Anzi, si dimostra pure pronto a cambiare nonostante la scaramanzia che da sempre è caratteristica di ogni pilota. “In verità il mio fucsia c’è sempre – ha spiegato – E’ solo meno evidente. Quando mi hanno detto che la Desmosedici 2024 sarebbe stata più rossa del solito ho pensato che il fucsia avrebbe risaltato poco, soprattutto sul davanti, dove sta il numero. Quindi sono tornato un po’ alle origini, ossia al numero in bianco come lo avevo sulla Ducati Avintia con cui ho esordito in MotoGP”. Spiccare di più, quindi, quasi in una metafora che riguarda lo stesso Bastianini, visto che il pilota romagnolo ha esattamente quell’obiettivo lì: riuscire a convincere tutti di meritare ancora la Desmosedici del Team Lenovo a suon di risultati”.
Le premesse sembrano buone. Anche perché, come aveva anticipato proprio a MOW il suo manager Carlo Pernat, quegli aspetti della Desmosedici 2023 che hanno fatto fatica a sposarsi con le caratteristiche di Enea Bastianini non ci sono sulla Desmosedici 2024. E’ una moto molto diversa, ha affermato anche Dall’Igna, e la Bestia lo ha confermato anche in conferenza stampa. “Dopo i prossimi test vi saprò dire meglio, perché quel solo giorno a Valencia non basta per avere certezze e non ho provato tutte le stesse cose di Pecco, ma ho avuto subito un ottimo feeling con la nuova moto – ha detto Bastianini – Avevamo chiesto più motore . Pensavo che in Ducati fossimo arrivati al limite, ma invece ce ne era ancora. Ducati da questo punto di vista non ha limiti. Però non è sempre e solo questione di motore: io, ad esempio, lo scorso anno ho avuto qualche problema con l’erogazione, ma nel test di Valencia ho avuto un ottimo feeling da questo punto di vista con il prototipo 2024. Ora ci sarà da fare un grande lavoro durante i test, perché è molto importante arrivare preparati alla prima gara. Ma non voglio commettere errori come lo scorso anno e voglio essere meno nervoso e apprensivo. Il 2023 per me è stato molto complicato, ma ho imparato tanto e questo 2024 sarà diverso. Non avrò pressione, sarà interessante vedere come sarà il mio approccio in Malesia”
Un presente, quindi, tutto da scrivere per Bastianini, senza mettersi minimamente addosso la pressione per via delle voci di mercato, per Martin che vorrebbe la sua moto e per definire il 2025 quando ancora c’è da dare la prima manata di gas del 2024 “Questa stagione deve ancora iniziare – ha concluso - e la prima speranza è che la partenza possa essere diversa rispetto a quella avuta nel 2023. Non ripartirò da zero, ma da un pochino più avanti, però la verità è che, per tutto quello che è successo lo scorso anno, non conosco ancora del tutto la squadra. E’ vero, però, che nel finale del 2023 siamo riusciti a trovare maggiore confidenza su tutto e è chiaro che il mio obiettivo è restare in questa squadra e su questa moto. Però la mia situazione rispetto all’eventuale rinnovo è un po’ diversa rispetto a quella di Pecco e io al momento non ci penso. Penso che voglio fare bene da subito perché tocca a me convincere Ducati, il resto poi verrà da solo. Adesso non sto a pensare al contratto”.