Quest’anno ha sofferto più del solito e il suo primo anno con la KTM è stato decisamente al di sotto delle aspettative. Ciò che invece non è mai al di sotto delle aspettative, con Jack Miller, è lo spasso delle sue dichiarazioni, perché l’australiano ne ha sempre una nuova da raccontarne. Lo ha fatto anche a Valencia, dopo essere caduto mentre si trovava in prima posizione durante il GP della domenica: “Ciò che sarebbe potuto essere e invece non è stato è la storia della mia vita”. Si riferiva, chiaramente, alla vittoria sfumata per un errore che lui stesso non riesce a spiegarsi, se non con la gomma arrivata al limite, ma si riferiva con tutta probabilità anche a Pecco Bagnaia, che sulla Ducati ha saputo giocarsela decisamente meglio di lui e pure al fatto che quelli di Borgo Panigale, lo scorso anno, avrebbero voluto tenerlo offrendogli la Desmosedici del Team Pramac (con cui Martin s’è giocato il mondiale fino all’ultimo).
Miller ne è consapevole e ammette anche di dover lavorare di più sulla propria persona, tanto da raccontare anche cosa gli è successo nel martedì di test a Valencia: “Abbiamo provato il nuovo freno posteriore con la leva a mano, ma a un certo punto mi sono distratto e ho scambiato quella leva per la frizione. C’è mancato poco che cadessi e ho quasi fatto stallare la moto mentre rientravo ai box”. Pasticcio a parte, comunque, Miller è soddisfatto sia della sua stagione, sia di quanto KTM gli ha dato da provare nei test di martedì.
“Avremmo potuto chiudere con una vittoria e sarebbe stato importante anche per rispondere a critiche ingiuste che ho sentito su di me – ha aggiunto l’australiano – però, come ho già detto, nella mia vita è successo spesso così. Quando sono caduto, domenica, mi veniva da piangere, poi mi sono detto che avrei dovuto rialzarmi e rimettermi a lavorare, perché prima o poi tutti questi sforzi saranno ripagati e perché voglio fare questo regalo a me e alla squadra”.
Un regalo che potrebbe arrivare già nel 2024, con KTM che è a tutti gli effetti la candidata principale per mettere fine allo stradominio Ducati. “Nel test abbiamo lavorato tantissimo e provato molte parti nuove, soprattutto per quanto riguarda l’aerodinamica – ha aggiunto Miller – la moto è migliorata tantissimo e anche sull’elettronica è stato fatto un bel passo in avanti. Gli aspetti negativi, invece, riguardano ancora la trazione, ma qui a Valencia anche il vento non ha aiutato a avere un quadro chiaro della situazione”. Serve mettere chilometri sotto le ruote e a questo proposito Jack Miller è stato molto critico con le nuove regole sulle concessioni ufficializzate da Dorna. “Noi non abbiamo vinto un gran premio e Honda invece sì, ma loro potranno fare tutto e noi saremo invece limitati – ha concluso – Non capisco queste nuove regole. Se pensiamo che Marc Marquez e Joan Mir, i piloti ufficiali, sono stati fuori per diversi gran premi a causa degli infortuni, magari Honda avrebbe potuto vincere anche di più”.