È iniziato con il piede sbagliato il weekend olandese della Formula 1, di nuovo in pista dopo una breve ma intensa pausa estiva che ha visto tutte le voci di paddock diventare realtà, tra la conferma di Carlos Sainz come pilota della Williams e l'arrivo di Jack Doohan in Alpine. Il weekend di Zandvoort non era previsto così difficile: infatti, fin dai primi attimi sul tracciato, tra vento e pioggia le condizioni di pista sono sempre state confuse e mai veramente indicative, rendendo il lavoro di tutte le squadre mille volte più complicato. Chi ha deciso di portare aggiornamenti, come la Ferrari, ha dovuto rinunciare a capirne il valore effettivo, ma anche chi si è presentato con la macchina uguale al GP del Belgio non si è trovato tanto meglio. Le qualifiche, previste per il primo pomeriggio del sabato, molto probabilmente saranno bagnate, come la sessione di prove libere del mattino, ma con i cambi repentini che si sono verificati durante la giornata di venerdì non c'è niente di scontato.
La prima sessione di prove libere è infatti iniziata con la pista bagnata, che però si è progressivamente asciutta fino a trovare gli sprazzi di sole arrivati negli ultimi minuti. Nonostante ciò, i tempi sono comunque rimasti parecchio alti rispetto a quelli fatti registrare lo scorso anno, quindi il primo assaggio di Zandvoort non è andato come previsto. Stesso discorso vale per la sessione pomeridiana, asciutta ma complicata per tutti per via della variabile costante del weekend: il vento. Infatti, fin dal giovedì tutta l'area della città di Zandvoort è stata colpita da burrascose raffiche di vento a 80 km/h, che hanno destabilizzato particolarmente l'approccio alle attività in pista.
Chi ne è rimasto sicuramente più colpito è stato Logan Sargeant, protagonista di un violento incidente durante la terza sessione di prove libere, con i commissari costretti a esporre bandiera rossa per permettere ai Marshall di recuperare la vettura dell'americano. La sua Williams infatti è andata ad impattare nelle barriere di curva 4, girando su se stessa fino a prendere fuoco. Per fortuna il pilota è uscito illeso, con solo qualche ammacco innocuo, ma la paura è stata parecchia all'interno del box della Williams. Per lui adesso servirà un piccolo miracolo da parte dei suoi meccanici, che proveranno ad aggiustare la vettura in tempi record per permettere all'americano di partecipare alla sessione di qualifica, ma ogni team affronterà la sessione del pomeriggio con particolare riguardo. I dati raccolti sono davvero pochi e sarà come girare ad occhi chiusi: chissà chi sarà il pilota ad adattarsi più in fretta alle condizioni, probabilmente burrascose, delle qualifiche.