Intervista a cuore aperto di Pecco Bagnaia che con il Corriere dello Sport, ha parlato di tutto, dalla famiglia a... Valentino Rossi: "Lui mi ha insegnato a respirare profondamente, a togliere di mezzo un pensiero negativo. Anni fa ero veloce ma troppo istintivo. Vale mi ha aiutato a capire che si possono raggiungere grandi risultati usando la testa. Cadevo tentando un sorpasso affrettato, sbagliavo l’approccio a qualche curva... quella del respiro profondo è una immagine metaforica: significa provare a rimanere lucido mentre sei al limite. Penso sia un insegnamento prezioso".
Non c'è solo la rincorsa mondiale nella testa del pilota della Ducati: "Mi domando spesso cosa farò tra dieci o quindici anni, quando la mia carriera finirà. Sogno. Magari tornerò a vivere a Torino oppure chissà dove. O, più probabilmente, visto che Domizia mi sostiene così tanto, potrò ricambiare, dedicarmi di più a lei".
La pressione, da sempre ma in particolare quest'anno, non manca: "Quando provi a raggiungere un obiettivo importante è inevitabile che aumentino attenzioni e attese. È un onore. Cerco di stare lontano dai commenti di chi non sa, non ha competenza. In molti giudicano senza sapere. La pressione può aiutare a spingere ma può anche diventare fastidiosa».
Chiosa sugli incidenti, in pista ma anche fuori: "Sono caduto l’estate scorsa. Un leggero incidente notturno a Ibiza, durante le vacanze, dopo aver bevuto più del lecito. Un errore che non andrebbe mai commesso. Sono rimasto mortificato a lungo perché sto parlando di una macchia che non rispecchia il mio carattere. È stato il punto più basso che ho toccato. E pensare che quella sera avevo deciso di muovermi in taxi... Mai più. Di solito non sbaglio due volte di fila".