Marc Marquez non è affatto contento e lo ha detto lui stesso nelle dichiarazioni che precedono il week end della MotoGP in Giappone. Un fine settimana che verosimilmente sarà caratterizzato dalla pioggia e in cui Marc Marquez dovrà continuare a lavorare sul suo fisico e sulla moto con condizioni che quasi certamente non saranno ottimali.
“Nel Gran Premio di Aragon – ha spiegato l’otto volte campione del mondo – non ho avuto un approccio alla gara diverso da quello che ho avuto per tutto il fine settimana: volevo solo accumulare chilometri, capire come mi sentissi sulla moto. Contavo di finire la gara, quindi no, non ho raggiunto l'obiettivo che mi ero dato, visto che ho fatto solo un giro”. Severo con se stesso, ma senza fare drammi, con Marquez che aggiunge: “Il mio spunto in partenza è stato ottimo: ha funzionato subito e d’istinto. Sono partito bene e poi sono rimasto sulla linea esterna e penso di essere salito fino alla sesta posizione dopo la prima curva. Non mi sarei mai aspettato di partire così bene e a quel punto mi sono detto ‘va bene, vediamo come va'. Ma dopo solo due curve le cose sono andate per il verso sbagliato”.
Ha perso il controllo della moto in uscita e ha dovuto rallentare di colpo, con Fabio Quartararo che lo ha centrato in pieno, mettendo seriamente a rischio la sua leadership sul mondiale. “Come abbiamo visto con Fabio domenica – ha proseguito Marc Marquez – tutto può ancora succedere. Purtroppo c’ero e mi dispiace, ma è stato un 'incidente di gara. E' successo con Fabio, ma può succedere anche a Bagnaia o Bastianini. Il mondiale è ancora apertissimo e anche Enea può crederci perché ha un ritmo pazzesco e, soprattutto negli ultimi giri, riesce a fare tempi incredibili. Enea è molto forte anche nel corpo a corpo”.
Marc Marquez, infine, ha voluto nuovamente raccontare la sua versione dei fatti anche per quanto accaduto dopo l’incidente con Fabio Quartararo: “Nel secondo incidente, quello con Nakagami, c’è stato un problema all’abbassatore – ha spiegato l’otto volte campione del mondo - Mi sono scusato con la squadra di Taka e ho spiegato loro perché è successo. Se lo guardi dall'esterno e non presti attenzione ai dettagli, puoi vedere che sto andando dritto verso Taka. Ma non c'era motivo perché ero già davanti a lui. Allora perché dovrei girare a sinistra in mezzo al rettilineo? Come ho detto, quando ho attivato il dispositivo posteriore, sembrava che la ruota si stesse bloccando. Ecco perché mi sono raddrizzato un po'".