Le parole di Pecco Bagnaia dopo un altro weekend difficile sono dure, ma suonano un po’ come quelle che gli abbiamo sentito pronunciare lo scorso anno dopo il Sachsenring. Stavolta c’è più pressione, specialmente perché Jorge Martin non sembra avere altri piani se non la vittoria mentre Pecco, a Mandalika, chiude 13° in qualifica e 8° nella sprint del sabato: peggio di lui in Ducati fa soltanto Johann Zarco (12°).
Eppure le sue parole sanno di great reset, un mea culpa più o meno definitivo da cui ripartire. Come quando parla dei problemi, che non imputa né alle gomme né tantomeno alla moto: “Penso che Jorge sia nel miglior stato di sempre, bisognerà vedere per quanto tempo riuscirà a tenerlo. Noi siamo in un momento di maggiore difficoltà, perché in India era più facile capire cosa stesse succedendo mentre qua pensavo fosse più chiaro, veniva più dall’elettronica. Di base il feeling è ottimo e con la moto mi trovo benissimo, eppure mi manca proprio qualcosa in termini di performance, che è la mancanza più grossa. Sono dell’idea che ci voglia una gara in cui stiamo davanti e facciamo una bella lotta. Conosciamo perfettamente il nostro potenziale ed è molto più di questo”.
Pecco lo aveva detto ieri dopo le libere e lo ripete oggi a fine giornata, il passo c’è: “Stamattina ero molto fiducioso, con le gomme veramente usate sono stato, penso, il più veloce. Sono stato l’unico che le ha portate così avanti, tutti gli altri hanno fatto meno giri. Giravo molto forte, purtroppo dopo in Q1 non sono riuscito a sfruttare il grip iniziale della soft, mi è mancato lo spunto per fare la differenza a e sono rimasto fuori per niente. È andata male, può succedere. Ma partire 13° come sempre è molto difficile, a meno che non ti fai strada in modi in cui non mi piace correre”.
Gli chiediamo se, come mostrato dalle immagini della regia ufficiale, ha scelto di non mettere un secondo treno di gomme per la Q1: “No, ha sbagliato Dorna a mettere fuori quella grafica. Io ho fatto il massimo che si poteva fare”. Poi parla della gara della domenica, in cui con tutte le probabilità proverà a riprendersi la testa del mondiale: “In questo momento sono incazzato. Non dobbiamo trovarci in questa situazione, perdere la leadership del campionato non era certo nei piani, questo mi fa arrabbiare. Domani sarà una gara molto difficile, probabilmente si correrà con la media e nei primi giri sarà fondamentale superare tanti piloti, cosa per cui oggi ho fatto fatica”.
Bagnaia è più diretto del solito anche quando parla della gara fatta dietro a Enea Bastianini: “Facevo molto elastico con lui, andavo più forte ma l’unico modo per passarlo sarebbe stato buttarlo fuori e non è nella mia indole, non farò mai una gara andando addosso a un altro per passarlo. Non sono come certi piloti. Purtroppo sono rimasto bloccato indietro, è stato un peccato, ogni volta che lo lasciavo andare il mio passo era come quello di chi stava davanti. Faremo qualcosa per domani”.
Infine, quando gli viene chiesta una riflessione sulla costanza sua e di Jorge Martin, Pecco parla del calo delle prestazioni avuto dall’incidente al Montmelò: “Io ho fatto cinque zeri mi sembra, lui credo ne abbia fatti due. A livello di risultati sono salito sul podio ogni volta che ho finito la gara, lui invece a volte ha avuto più difficoltà. Però è difficile tirare conclusioni, Jorge è molto sicuro di sé stesso e vede tutto abbastanza facile, come quando ti trovi bene con la tua moto. Noi dopo Barcellona abbiamo avuto una battuta d’arresto abbastanza importante. Eravamo in lotta per vincere e sarebbe stato tutto diverso, lavoreremo per tornare dove possiamo stare e il nostro potenziale è molto più alto di così”.
A sentirlo parlare così è come se avesse ormai elaborato la cosa, pronto a tornare sé stesso. Se vuole vincere un altro titolo mondiale deve mostrare il miglior Pecco di sempre e la sensazione è che ne abbia piena coscienza.