“Una settimana fa ero disperato, adesso festeggio una pole. Il Maro è stato straordinario e ha meritato questa pole a dieci giorni dall’intervento chirurgico e anche il Bez, dai, è stato bravo, non possiamo dimenticarci dove stava cinque giorni fa” – Uccio, Alessio Salucci, ha riassunto così le qualifiche di Mandalika, chiacchierando su Sky con Mauro Sanchini appena pochi secondi dopo la bandiera a scacchi. Dominatore assoluto di giornata, infatti, è stato proprio Luca Marini, unico pilota in grado di scendere sotto il muro dell’uno e trenta e di mettersi dietro le due Aprilia di Aleix Espargarò (terzo) e Maverick Vinales (secondo), che in Indonesia sembravano imprendibili.
Una pole costruita da lontano per Marini, che era dovuto passare dalle Q1 e, quindi, con la necessità di risparmiare anche le gomme su un circuito che a quest’ora del mattino s’è rivelato insidiosissimo. Ne sanno qualcosa anche il suo compagno di squadra, Marco Bezzecchi, e Jorge Martin, entrambi finiti a terra all’inizio delle Q2 e poi costretti a accontentarsi rispettivamente del nono e del sesto tempo. Male, malissimo al punto di chiudersi nel retrobox senza parlare con nessuno, inseguito dalla sorella Carola, invece, Pecco Bagnaia. Per lui ha parlato Davide Tardozzi: “Non possiamo nascondere che Pecco ha avuto problemi qui fin da ieri –ha spiegato – Non siamo riusciti a dargli la moto che vuole e fa molta fatica in frenata, che invece è stata sempre la sua arma in più. Partire dietro (tredicesimo) complica sicuramente le cose, ma dobbiamo solo lavorare per far prendere una piega differente a questo week end”.
L’impressione è che Bagnaia, al di là dei problemi tecnici, possa aver iniziato a soffrire un po’ la condizione del braccato, ritrovandosi in questo sabato indonesiano persino con lo smacco in più di vedere il suo compagno di squadra, Enea Bastianini, soffiargli di poco l’ingresso in Q2 al rientro dopo il lungo infortunio. Nessun dramma, comunque, in vista della Sprint, con Bagnaia che potrebbe aver semplicemente fatto un errore di valutazione, insieme alla sua squadra, sul cambio gomme e sul tipo di pneumatico da utilizzare per l’attacco al tempo.
A Mandalika s’è rivisto tra quelli davanti anche Fabio Quartararo, che partirà quarto, precedendo Brad Binder. Già detto della sesta casella occupata da Jorge Martin, a chiudere la top 12 sono, nell’ordine, Di Giannantonio, Marc Marquez, Bezzecchi, Miller, Bastianini e Oliveira. Da segnalare, a proposito di Marc Marquez, che l’otto volte campione del mondo, questa volta, ha fatto arrabbiare il suo compagno di squadra Joan Mir: “Nelle FP2 di ieri, quando è arrivato il momento di fare il primo time attack con la prima gomma, Marc mi ha dato fastidio. Non so cosa sia successo e se ha avuto problemi tecnici. Il fatto è che mi ha dato fastidio e non ho potuto spingere. Al secondo tentativo ero dietro a Pecco e c’erano due bandiere gialle, mentre al terzo tentativo non sono riuscito a dare il massimo”.