Honda lo aveva sbattuto fuori, coprendosi dietro lo strapotere di Marc Marquez e con quell’atteggiamento che hanno quelli convinti che a loro andrà sempre tutto bene e che nessuno è indispensabile. Dani Pedrosa, che non è un guerrafondaio, se ne era andato senza polemiche, in silenzio, trovandosi in qualche modo anche costretto a mettere fine prima del tempo alla sua carriera per accettare il ruolo di collaudatore che nel frattempo KTM gli aveva offerto. Poi, però, il piccoletto spagnolo s’è preso le sue grandi soddisfazioni, con una Honda che ha sì continuato a vincere, ma che sembrava sempre più palesemente Marquez dipendente. Nel frattempo lui, Dani Pedrosa, dava una grossa mano a far diventare grande la KTM, fino a sfiorare pure un podio a Misano, a anni 37 suonati, partecipando al GP di San Marino come wildcard e con il prototipo 2024 della GP16. Dimostrando, di fatto, che Honda aveva sbagliato tutto a buttarlo fuori dalla porta e che il tempo rimette sempre un po’ le cose a posto. Sedando pure la sete di vendetta. Parole, “sete di vendetta”, che nella bocca di Dani Pedrosa non sono mai comparse, ma che forse risiedevano un po’ nel cuore.
Ecco perché, dopo le ultime dichiarazioni di Marc Marquez sulla sua decisione di lasciare la Honda per provare l’avventura in sella alla Ducati del Team Gresini nel 2024, c’è venuta una domanda: ma quanto avrà goduto Pedrosa? Il perché della domanda è facile da spiegare: Marc Marquez ha dichiarato che per prendere la decisione più difficile della sua vita e di tutta la sua carriera s’è fatto dare una mano proprio da Pedrosa.
“Nel primissimo anno insieme alla Honda non sono stato carino con lui – ha affermato Marquez – ma la verità è che era uno dei miei idoli e l’ho sempre stimato tantissimo, tanto che nel tempo il nostro rapporto è diventato sempre più forte”. Così forte da ritrovarsi, nel bel mezzo di una crisi personale e sportiva, ad aver bisogno di chiamarlo. Come si fa con un amico. Come si fa, appunto, con un punto di riferimento.
“Io ero arrivato a dubitare di me stesso – ha confidato Marc Marquez – Ok, la gente mi applaudiva anche per un settimo posto o perché riuscivo comunque a essere la prima Honda. Ma io volevo divertirmi e l’unica cosa che mi diverte è sapere di essere nelle condizioni di vincere. Qualche giorno fa ho chiamato Dani Pedrosa, lui era in hotel nella sua camera, non vi dirò esattamente cosa ci siamo detti e, se vorrà, sarà lui a dirvelo. Però mi ha dato consigli da pilota a pilota: è stato in Honda per tanti anni e la sua carriera agonistica è stata speciale, abbiamo un ottimo rapporto”. Insomma: se Marc Marquez ha deciso di chiudere a ogni prospettiva con Honda è anche perché questa è stata la strada consigliata da Dani Pedrosa, quello a cui, appena pochi anni prima, Honda aveva chiuso ogni prospettiva. Qualcuno lo chiamerebbe Karma.