Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi hanno chiuso il sabato del Sachsenring ravvicinati, lottando nello stesso gruppetto di piloti. Il numero 21 è rimasto a ridosso della quarta piazza di Jack Miller per gran parte della durata della Sprint Race, prima di ingaggiare una battaglia maschia con Enea Bastianini, che ha scavalcato Morbido nei giri finali alla staccata della prima curva: “C’è stato un contatto tra me ed Enea – ha raccontato Franco quando i giornalisti gli hanno chiesto di raccontare l’episodio – sono andato leggermente fuori pista e sono contento che la direzione gara abbia giudicato velocemente l’accaduto e non mi abbia dato un long lap penalty. Stiamo cominciando a fare delle belle battaglie con la Bestia, è figo perché ci conosciamo dalle minimoto e non ci siamo mai incrociati per bene in pista secondo me, adesso invece sta capitando di frequente (il riferimento va alla bagarre tra i due andata in scena il mese scorso al Sachsenring, ndr).
Bezzecchi invece, dopo essersi lasciato alle spalle le KTM di Pol Espargaró e Pedro Acosta ed aver firmato degli ottimi tempi nella seconda metà della Sprint, ha tagliato la bandiera a scacchi in ottava posizione, ad un secondo e mezzo dall’italo-brasiliano. “Cercherò di tirare le somme a weekend finito – ha commentato il Bez al media scrum - però non è stata una brutta Sprint. In partenza ho sbagliato tatticamente dove mettermi, non ho fatto la scelta migliore, sono stato molto interno mentre tutti vanno all’esterno o oltre il cordolo e alla fine della 1 ero 11°. Poi mi è caduto davanti Alex Marquez e per non prendere la sua moto mi hanno passato anche Quartararo ed Acosta. Con la media all’inizio non è stato semplice rimontare ma con il passare dei giri mi sono trovato sempre un pelo meglio, verso la fine giravo forte, non come Bagnaia e Martin”.
Sia Marco che Franco trarranno un bilancio definitivo del loro weekend di gara solamente domani dopo la gara “lunga”. L’impressione è che non saranno tanto eventuali piazzamenti migliori di quelli odierni a renderli felici, quanto più dei progressi nel confronto con chi, in sella alla Ducati, attualmente non ha eguali: Pecco Bagnaia. Interrogati su quanto l’attuale leader del Mondiale (a pari merito con Jorge Martín) possa fungere da stimolo, Bezzecchi e Morbidelli hanno risposto in maniera inequivocabile: il riferimento è il numero 1. “Se Pecco mi può aiutare? Sicuramente“– ha replicato deciso Franco, prima di argomentare con grandissima onestà intellettuale – “Conoscere Pecco è una cosa che mi aiuta e basta. Il modo con cui lavora, il modo che ha di fare le cose è totalmente diverso dal mio. Io ho imparato tanto da lui e posso ancora imparare tantissimo. In che termini il modo di lavorare di Pecco è diverso? Nel senso che lui è molto serio. Il livello di serietà che richiede adesso la MotoGP è sicuramente più vicino al suo che al mio”. Bezzecchi invece, dopo aver amabilmente preso in giro Bagnaia interrompendo il suo incontro con la stampa (“Oh, ti hanno in*ulato il record della pista”), ha parlato a cuore aperto: “Adesso andare a prendere Pecco è realisticamente più difficile rispetto all’anno scorso, però è sempre bello stimolarsi un po’ a vicenda. Aiuta sicuramente me, ma sono sicuro che aiuti anche lui. Quando però poi lo inc*lerò, lo aiuterò meno (ride)”. Sipario.