Jorge Martín è l’uomo più veloce della terra su di una moto al Red Bull Ring. Nel recinto del toro lo spagnolo stampa un 1’27.748 in qualifica, tempo più veloce di quasi un secondo rispetto al record dello scorso anno. Lo fa con due punti di sutura al pollice della mano sinistra rimediati uscendo dalla doccia venerdì sera. “Sono un po’ frustrato, perché credo che avrei potuto lottare per un risultato migliore”, dice dopo il secondo posto alla fine della Sprint. “Però considerando tutti i contrattempi che ho avuto nelle ultime 24 ore, prima con il dito e poi con il Long Lap, un secondo posto non è così male. Chiaro che per domani spero in qualcosa in più, vorrei stare con Pecco e giocarmela fino in fondo. Credo che abbiamo un qualcosina in più degli altri”.
La gara di Martín cambia al secondo giro, quando finisce lungo alla variante di curva 2 in una staccata al limite con Bagnaia che Jorge racconta così: “Stavo lottando per la prima posizione, lui si è messo all’esterno, abbiamo frenato, la moto si è scomposta e sono andato lungo. Sono passato dallo shortcut, ho perso un po’ di tempo ma non abbastanza, così mi sono preso il long lap. È giusto perché c’è scritto nel regolamento, poi forse bisognerebbe rivedere la regola e renderla un po’ più logica, perché avevo già perso parecchio tempo”.
Dieci Gran Premi, undici Sprint. 250 punti a parimerito per Martín e Bagnaia, situazione che Jorge commenta così: “Il fatto che Pecco e io siamo a pari punti dopo metà stagione ti fa capire molto bene come sia il livello tra noi e quanto duro sarà questo mondiale. Vediamo, l’anno scorso a questo punto della stagione dovevo recuperare 62 punti ma alla fine è solo un numero, non ha molto valore. Voglio solo lottare per il mondiale”.
Per chiudere, Martín fa un passaggio sul giro in qualifica: “È stata una pole di cuore, perché non mi sentivo forte, non mi trovavo bene col dito, non ho preso l’antinfiammatorio. Ho voluto provarci, questa è stata la mentalità. In qualifica ho deciso di dare tutto, ero pronto a cadere. Credo sia stato un giro importante”.