Pecco parla poco, tre minuti appena. Il venerdì di Brno era cominciato bene per lui, che già dalla conferenza stampa del giorno prima era sembrato sereno, testa sgombra e buone aspettative. Meno pensieri sul feeling dell’anteriore, più sul farcela e basta. Sul trovare un modo. Poi la pioggia, i tempi che non arrivano e un 13° posto a fine giornata che lo obbliga a giocarsi la Q1. “Una bella giornata, a parte l’aver sbagliato completamente strategia nel finale. Può succedere, l’importante è rimanere calmi. Domani è un’altra giornata, l’importante è entrare in Q2. Sull’asciutto sono abbastanza confidente, ma vedremo. La pista è nuova per tutti in queste condizioni, sarà importante non sbagliare”.
Bagnaia dice così, in sala stampa, dopo aver lanciato i guanti nel box, cosa che risalta se a farla è un pilota notoriamente calmo. Il problema, racconta lui, è stato nella strategia scelta dalla squadra: “Purtroppo andare con la soft alla fine non era la scelta giusta, così come non lo era stare nel box quando tutti stavano migliorando in pista. Ci siamo complicati la vita. Già è complicata così questa stagione, se poi facciamo anche questi errori si complica anche di più. Le decisioni si prendono assieme, in questi casi i tecnici possono vedere meglio la condizione della gomma dietro e di solito prendono loro la decisione finale. In certe situazioni cerco di affidarmi più a loro, ma oggi non è… oggi abbiamo sbagliato”.
Riassumendo: per entrare nei dieci serviva fare un bel giro a metà turno con le soft o uno a dieci minuti dalla fine con le medie. Lui non riesce in nessuno dei due casi, in una giornata nera per Ducati conclusa con due moto soltanto (quelle dei fratelli Marquez) nei primi dieci. Pecco è giù, di brutto. Anche quando parla: “È andata molto bene stamattina, questo pomeriggio stava andando bene e continuo a non avere un grandissimo feeling, ma è quello che è. Provavo a stare nei dieci, mi sono fermato che ero sesto e nel frattempo si sono migliorati tutti. Sono finito dodicesimo e se ci fosse stata la possibilità di migliorarsi non l’abbiamo sfruttata”.
Eppure, a vedere l’approccio che ha avuto fino a mezz’ora prima del disastro verrebbe da pensare che la situazione è in miglioramento. Che il mondiale è andato con la prima parte della stagione e che adesso non rimane che correre per il gusto di farlo e trovare velocità, feeling, quello che è mancato. La notte è più buia poco prima dell’alba, dice qualcuno nel Batman di Christopher Nolan. L’importante è ricordarselo. Domani, per Bagnaia, sarà il giorno più duro: Q1, poi se tutto dovesse funzionare un secondo turno di qualifica e quindi la Sprint, vero dramma di queste ultime stagioni. Eppure la pista è di quelle che funzionano bene per il suo stile, l’asfalto da domani dovrebbe essere asciutto e, come ha detto più volte lui stesso, a volte per un miracolo basta una briciola.
