Pecco Bagnaia chiude il venerdì del gran finale di Valencia con un quindicesimo tempo a quasi sette decimi dalla vetta. Inutile nascondersi: si tratta di uno dei peggiori scenari con cui poteva iniziare il weekend del campione del mondo in carica, che al Ricardo Tormo deve siglare almeno 16 punti - tra Sprint Race e Gara - per avere la certezza matematica di difendere il titolo conquistato nel 2022, sempre sull'asfalto di Cheste. Tra FP1 e Prequalifiche, a parte qualche giro discreto sul passo dell'1'30 e mezzo effettutato con la media al posteriore in mattinata, Bagnaia non è mai parso veloce, a suo agio. I problemi in ingresso curva erano evidenti, esaltati dal confronto diretto con Jorge Martín che - nel time attack - si è aggrappato al posteriore di Pecco per sfruttarne scia e riferimenti; per provare ad erodergli certezze e risorse nervose. Gettando uno sguardo alla classifica della giornata, verrebbe da dire che lo spagnolo e la sua marcatura a uomo abbiano prodotto gli effetti sperati.
In realtà non appena Bagnaia, nel crepuscolo autunnale di Valencia, arriva all'hospitality Ducati per il consueto media scrum con i giornalisti, le sensazioni si capovolgono: Pecco sembra estremamente tranquillo, consapevole delle difficoltà e di ciò che dovrà fare per sbarazzarsene. Il principale pericolo da scongiurare, ovviamente, sarebbe quello di restare intruppati nella tagliola del Q1 ed essere costretto a partire dalla quinta fila in giù. Dinamica che innescherebbe altre temibili eventualità, come due partenze (Sprint Race e Gara) nel fulcro selvaggio del gruppone della MotoGP, con la pressione e la temperatura di pneumatici e mente che potrebbero salire vertiginosamente. Il weekend di Bagnaia - e forse il suo Mondiale 2023 - si deciderà domattina ore 10:00, quando il numero 1 ed il Team Ducati Factory avranno 30 minuti di prove libere a disposizione per sistemare i problemi e affrontare le qualifiche con più certezze. Per provare, semplicemente, ad essere più veloci.
"Quanto ti gira non essere direttamente in Q2?" - viene inizialmente chiesto nel media debrief a Pecco, che risponde con tono pacato e risoluto: "Vedendo quanto ho faticato mi aspettavo di non essere in Q2. Andavo piano, stamattina ho faticato abbastanza, oggi pomeriggio uguale. Solitamente riusciamo a finire il lavoro in programma al venerdì, ma oggi non ce l'abbiamo fatta. Fortunatamente abbiamo già visto i dati, perdo mezzo secondo in tre curve, che è tantissimo, però fortunatamente sono solo tre curve. La cosa buona è che siamo riusciti ad identificare abbastanza bene il problema, quindi cercheremo di migliorare per domani, c'è il tempo per farlo. Non ho molto feeling col davanti, nel lasciar correre la moto e perdo molto tempo in tutti gli ingressi delle curve 1,2 e 6 (tutte curve a sinistra, ndr). È in queste tre curve che perdo mezzo secondo". Poi si passa alla nota calda - di colore - del venerdì di Valencia, ovvero la marcatura a uomo di Martín nei confronti di Bagnaia: "È stato come nelle ultime tre gare, si attacca spesso. È giusto che provi a fare qualcosa, anche se credo sia meglio che pensi al suo, perché come ha detto deve vincere entrambe le gare e al momento non è il più veloce. Se è riuscito davvero ad innervosirmi? Andavo talmente piano che in ogni caso non sarei riuscito ad entrare, quindi onestamente no. Anche perché, ripeto, sono tre gare che lo fa. Comunque domani la Q1 sarà difficile, troveremo una soluzione ai problemi perché lo facciamo sempre. Non siamo obbligati a vincere il Mondiale sabato, quindi siamo abbastanza più tranquilli. Eventuali giochi di squadra in Q1? Chiederò a tutti i piloti Ducati di chiudere il gas (ride, ndr). Non c'è bisogno che ci siano i giochi di squadra, non mi piacciono. Se sento già più pressione rispetto al giovedì? - viene domandato infine a Pecco - In realtà sarebbe stato meglio se fossi già stato in Q2 perché avrei passato una serata più tranquilla. Invece così girano i co***ni, ma è uguale".