È il venerdì di Valencia, per Marc Marquez sono gli ultimi tre giorni con Honda dopo 11 anni e sei titoli mondiali assieme. Per tutti, in HRC, è come svegliarsi da una lunga sbornia, quando non resta che strisciare verso il comodino in cerca del paracetamolo. L’arrivo di Luca Marini, che pure si è proposto con le migliori intenzioni, è un chiaro sintomo del fatto che per tornare a vincere un mondiale ci vorrà del tempo, forse abbastanza da attendere fino a quel cambio di regolamento tecnico previsto per il 2027. Nel frattempo per chi lavora nel paddock le corse diventano sempre più impegnative: trasferte di un mese, oltre quaranta gare a stagione, lunghi trasferimenti tra un circuito e l’altro.
Se lo fai perché hai l’abitudine alla vittoria e quest’abitudine viene a mancare, il gioco rischia di non pagare più. Così in questi giorni sono in molti a cercare una via d’uscita dalla Honda. Il primo ad andarsene ufficialmente dopo Marc Marquez è Hector Martín, capo della comunicazione del Team Repsol Honda. Lo spagnolo, entrato in HRC nel 2013 proprio con Marquez, lascia il paddock del motomondiale per dirigere la comunicazione del Maiorca calcio a partire da dicembre: meno stress e trasferte devono aver influito non poco in questa sua decisione, che arriva comunque con un preavviso minimo per i tempi della MotoGP, specialmente in questo momento di transizione per tutta la squadra che sembra aver perso anche la sponsorizzazione di Red Bull. Pare che questo abbia influito negativamente anche sulla comunicazione relativa al contratto biennale con Luca Marini, che sarebbe passata momentaneamente in secondo piano.
A lasciare il Team Repsol Honda - a riportarlo è il collega spagnolo German Garcia Casanova su motorsport.com - è anche Jose Escamez, uomo di fiducia di Alberto Puig, il quale passerà a gestire il team HRC in Superbike con Iker Lecuona e Xavi Vierge. La migrazione verso la Superbike è un tema importante in MotoGP: sono molti i meccanici che, sperimentati i ritmi di questo motomondiale, preferiscono guadagnare qualcosa in meno ma lavorare la metà del tempo nonché prevalentemente in Europa.
Altre indiscrezioni parlano poi di un possibile allontanamento di Tetsuhiro Kuwata, Direttore di Honda HRC, un ruolo che Kuwata ricopre dal 2016 dopo essere entrato in azione da nel 2011: anche lui sembra aver mal digerito alcune dinamiche interne all’azienda. Ultimo, ma non per importanza, è il chiacchierassimo Team Manager Alberto Puig, il quale sembra rischiare un allontanamento da parte dei giapponesi. L'ex pilota ha avuto un ruolo cruciale nella gestione degli ultimi anni di Marc Marquez, a partire dall'idea di riportarlo in pista a una settiamana dall'operazione al braccio nel 2020, decisione che lo stesso Marquez ha individuato come la peggiore della sua vita sportiva. Detto questo Puig è anche l'uomo che gli ha permesso di lasciare Honda per la Ducati ("HRC non trattiene nessuno") permettendogli di prendere parte ai test del martedì di Valencia con il Team Gresini. Al posto di Alberto Puig potrebbe arrivare Davide Brivio che, stando a quanto si dice nel paddock della Formula 1, non sarebbe mai riuscito a inserirsi all’interno di Alpine, mentre al contrario ha dimostrato di saper lavorare bene con i giapponesi sia nel suo periodo in Yamaha (quando vi portò Valentino Rossi) che in Suzuki, con cui vinse un titolo nel 2020 andando oltre ogni previsione.
In tutto questo HRC sta organizzando l’Honda Racing Thanks Day 2023, evento che avrà luogo il prossimo 3 dicembre a Tokyo. Per Marc Marquez dovrebbe essere il momento dell’ultimo saluto alla Honda, per tutti gli altri sarà l’occasione per guardarsi in faccia e cominciare a lavorare sulla ricostruzione. Honda HRC ha smesso da tempo di essere il punto d’arrivo per ogni uomo, donna o pilota con l’intenzione di vivere le corse in moto. Eppure l'intenzione dei giapponesi è quella di tornare in alto e con tutte le probabilità daranno tutto per riuscirci.