“Sono stanco di dover giustificare ogni parola che dico solo perché viene estrapolata dal contesto in cui la dico” – Pecco Bagnaia, lasciatecelo dire, s’è rotta il ca**o! E un po’ noi di MOW l’avevamo anche immaginato, raccontando che ormai il ”Tiro al Pecco” sembra essere diventato il nuovo sport dentro lo sport della MotoGP. Adesso, a dire che le cose stanno effettivamente così, è lo stesso Bagnaia, che in una lunga intervista ai colleghi di Motorsport.com ha chiuso l’ennesima polemica nata da un certo modo di interpretare tutto quello che dice. Il riferimento, è chiaro, è al pandemonio che è venuto fuori dopo che Pecco ha dichiarato, all’indomani di Le Mans, che in passato vincevano sempre gli stessi piloti e c’erano meno incidenti perché il gap prestazionale tra le moto factory e quelle private era significativo.
Ha analizzato un dato di fatto e, in maniera altrettanto banale, ha semplicemente detto che se si vuole tornare a quel motociclismo allora la soluzione è ridurre le prestazioni delle moto satellite. Tanto è bastato a far passare che Pecco come uno che pretende che gli altri vadano piano così da poter vincere più facilmente. Non è quello che ha detto e il pilota della Ducati ha provato a spiegarlo di nuovo: “Quello che è stato pubblicato da molte testate è fuori contesto a causa dell'interpretazione che alcuni hanno fatto – ha affermato il campione del mondo - Mi è stato chiesto della sicurezza e delle ragioni dell'aumento degli incidenti e ho semplicemente cercato di fare un'analogia e ho detto che prima non succedeva. Penso che anni fa ci fossero meno contatti perché tra i primi piloti e gli altri c'era molta differenza. Purtroppo stiamo entrando in una dinamica in cui c'è chi preferisce cercare polemiche piuttosto che parlare di chi vince o delle belle battaglie che si svolgono in pista. Il mio unico obiettivo è vincere delle gare e lavorare insieme alla mia squadra. D'ora in poi parlerò solo di sport, che è l’argomento che conosco meglio e il resto lo lascerò agli altri. Sono stanco di dover giustificare ogni parola che dico solo perché viene estrapolata dal contesto così da poter aprire una polemica”.
Parlerà solo di corse, quindi, e cercherà di non prestarsi più a un gioco che effettivamente sta cominciando a diventare stucchevole, anche perché ogni volta le polemiche diventano, appunto, infinite. Così come infinita sta diventando la domanda che ormai da tre anni viene posta a ogni campione del mondo: vinceresti (o avresti vinto) lo stesso con Marc Marquez in forma? Una domanda che, oggettivamente, non può conoscere risposte, con Pecco Bagnaia che, però, ha provato a spiegare il suo pensiero. “Non so se avrei vinto lo stesso, perché alla fine è contro molti piloti e mai contro uno solo – ha affermato Pecco - Alla fine lo scorso anno l’uomo da battere è stato Fabio Quartararo che aveva vinto il titolo l'anno prima. Marquez è sicuramente quello che ha vinto di più in Coppa del Mondo e non ha avuto vita facile negli ultimi tre, quattro anni. Quindi spero che stia di nuovo bene. Sicuramente il campionato è cambiato molto dal 2019 ad oggi e questo cambia molto le cose. Sarà la pista a dire se posso batterlo o no”.
La pista e non certo regole, regoline, penalità e commissari, con Bagnaia che ha anche spezzato una lancia in favore di Marc Marquez e Honda a proposito della penalità prima infitta, poi rimossa, poi di nuovo inflitta e poi considerata già scontata al campionissimo spagnolo. “Hanno commesso un errore – ha concluso - È giusto che Marc non debba scontare la sanzione, perché se hai un lavoro da fare, devi farlo bene. E i commissari hanno commesso un errore di distrazione, molto poco professionale. Penso che se fosse successa la stessa cosa a me, la mia squadra avrebbe fatto la stessa cosa che ha fatto Honda”.