Cinque weekend di gara, dieci gare totali. È questo il nuovo modo di contare nella MotoGP 2023, in cui per ogni evento tutti i piloti si contendono una duplice gloria: la vittoria della Sprint Race al Sabato e il successo (ben più importante in termini di punti iridati, di peso specifico e di albo d'oro) della Gara tradizionale della domenica. Così, dal momento che rivedremo le moto in pista solamente fra tre settimane al Mugello, possiamo trarre un primo bilancio della stagione, col supporto di statistiche e numeri precisi, significativi. Come se fossimo a metà stagione (fino all'anno scorso dieci gare erano sufficienti per parlare di "giro di boa"), anche se abbiamo appena archiviato il primo quarto. Come se fossimo nel bel mezzo della pausa estiva, anche se l'estate è ancora distante un mese.
"La Sprint Race è una mossa giusta. In fondo stiamo parlando di un tentativo di modernizzare il nostro sport. Non possiamo nasconderci; c’è un cambiamento generazionale in corso cui dobbiamo fare fronte con una mutazione del prodotto. Queste transizioni sono momenti che creano sempre un po’ di fastidi, di nervosismi, di arrabbiature. Ma ogni cosa è ciclica, e noi abbiamo il dovere di provare a coinvolgere un pubblico più giovane. Per farlo, dobbiamo rendere più spettacolare il Motomondiale” - furono queste le parole che Pecco Bagnaia pronunciò a GQ circa un anno fa, poco dopo l'ufficialità dell'inserimento della Sprint Race in ogni weekend di gara del 2023. Il piemontese, ai tempi, fu uno dei pochissimi piloti faveroveli al cambiamento, alla novità. Oggi, con cinque Sprint Race alle spalle, si può dire con una certa sicurezza che Pecco abbia mantenuto l'entusiasmo: nella speciale classifica che prende in considerazione solamente i risultati del sabato, infatti, il ducatista è in testa con 44 punti, corroborati da quattro podi (due vittorie nelle Sprint di Austin e Portimao) e un sesto posto. Seguono Brad Binder, con 38 punti accumulati al sabato (memorabile il suo successo nella Sprint di Termas de Rio Hondo, dove partiva dalla quindicesima casella), e Jorge Martin - vittorioso nella Sprint di Le Mans - ad otto lunghezze dal campione di Chivasso. Se Pecco Bagnaia, al momento, oltre ad essere il leader del Mondiale è anche il pilota più Sprint della MotoGP, non si potrebbe dire lo stesso se la MotoGP corresse solo di domenica. Nel giorno del Signore, quando la posta in palio è doppia e la tensione aumenta, Pecco Bagnaia non ha vie di mezzo: o cade (sono già gli "zeri" tra Argentina, Texas e Francia) o vince (Portogallo, Spagna). Un discontinuità di rendimento che - analizzando solamente i risultati della Gara tradizionale - trova riscontro nella terza posizione di Pecco Bagnaia nello speciale campionato della domenica. Il capolista, qui, è Marco Bezzecchi, con due successi e 26 punti di vantaggio sull'amico-rivale della VR46 Riders Academy (Il Bez invece affronta con più calma le Sprint Race, in cui totalizza 17 punti e solo un podio). Anche in questa occasione il Team Ducati Pramac di Paolo Campinoti tiene botta, grazie ad un Johann Zarco che si inserisce in seconda posizione, con un margine di otto punti su Bagnaia. Numeri piuttosto indicativi se, alla fine, si guarda all'unica classifica che conta - quella ufficiale, vera, generale, Mondiale, dove Pecco e Marco comandano e sono separati solamente da un punto. Nonostante Domeniche Lunatiche e Sabati del Villaggio.