Basterebbe ricordare un dato: Pecco Bagnaia è nato nel 1997, anno in cui Valentino Rossi vinceva il primo titolo. Al Dottore deve tanto dopo essere passato dalla sua Accademy, ma ora che è tra i più veloci in pista non se la sente comunque di definirsi il suo erede. Lo ha confermato in una intervista al Corriere della sera: “Nessuno raccoglierà l’eredità di Valentino, impossibile, e sinceramente non sono pronto ad affrontare la questione”. E così oggi, nella sua ultima gara a Valencia, c’è spazio solo per una cosa: “Questo è il giorno del ‘grazie Vale’. Lo percepisci nell’aria, è il suo momento, la sua ultima gara. Ed è giusto così, è doveroso omaggiarlo. E d’altra parte i primi tre posti in MotoGp sono definiti. Resta aperta la classifica dei team, ma siamo in vantaggio”. Bagnaia ha poi spiegato quale sarà il vuoto del post-Rossi nella MotoGP: “Immenso. Perdiamo il pilota più completo di tutti i tempi. Tra i più veloci e il più carismatico. La sua capacità di stare davanti alle telecamere, di essere sincero e genuino, un vero trascinatore che ha appassionato un pubblico enorme. Ci mancherà”. La festa per Valentino, forse, è stata rovinata soltanto dal suo mancato titolo che sembrava ormai sicuro, però Bagnaia non se la sente di recriminare: “Ma io sono soddisfatto così, perché negli ultimi due anni ho faticato e mi serviva una stagione di apprendistato, con moto e squadra nuove. Questo non era l’anno per vincere il titolo. Siamo maturati. Abbiamo fatto degli errori, sono caduto, ma i problemi ci hanno aiutato a crescere e in quest’ultima parte di stagione stiamo raccogliendo i frutti del lavoro, ponendo le basi per il prossimo anno”. Infine, ha spiegato cosa gli piacerebbe trovare sotto l’albero di Natale: “Vorrei “coach” Casey Stoner nel box, a tutte le gare. Non lo conoscevo, mi ha fatto davvero piacere averlo con noi in Portogallo. È una persona particolare, ancora oggi vive e ragiona come un pilota. Ho messo in pratica i suoi consigli e ha funzionato”.
Pecco Bagnaia sincero:
“Non sono pronto a essere l’erede di Vale.
E non era l’anno per vincere…”
Il pilota della Ducati, sfumato il titolo per un soffio, allontana il peso dell’eredità di Rossi e spiega che, nonostante tutto, è soddisfatto del mondiale appena trascorso. Ma dal team si aspetta un regalo…
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