Ti dispiace che Ducati non ti coinvolga in tutto questo gran parlare che si fa sulla scelta del tuo futuro compagno di squadra? Qualcuno l’ha chiesto a Pecco Bagnaia esattamente in questi termini. Il campione del mondo non s’è scomposto e poi, con assoluta tranquillità, se ne è uscito così: “Non è vero che Ducati non mi chiede. Anzi: Ducati mi chiede, ma sono io che voglio starne fuori. A me non cambia molto, tutto quello che spero è che non si rovini l’armonia, perché questa è una squadra fantastica e ci sono voluti tanti anni per raggiungere tutta questa armonia. Io spero solo che chi arriverà non metta a rischio il bel clima che c’è”. Erano passati pochissimi minuti dalla fine della conferenza stampa ufficiale dei piloti nel giovedì del GP del Mugello e si era nell’extratime che il campione del mondo ha regalato ai giornalisti italiani.
Una risposta, la sua, che vale da sola più di tutti i temi toccati in conferenza stampa. Perché svela un retroscena importante, ossia che Ducati vorrebbe indicata almeno una preferenza da parte di Pecco. E che svela pure un lato del campione del mondo decisamente atipico rispetto a quanto ci hanno abituati i grandi campioni, che invece le preferenze le esprimevano e, spesso, hanno preteso di risultare anche vincolanti nelle scelte delle squadre. Pecco, evidentemente, sente di avere talmente in mano la Ducati, intesa solo come moto, da non dover temere nessuno e ha la certezza che chiunque sarà dall’altro lato del suo box, sia che continui a chiamarsi Enea Bastianini, sia se si chiamerà Jorge Martin o Marc Marquez, sarà comunque un avversario in più da provare a mettersi alle spalle.
Pecco Bagnaia se ne è lavato le mani come Ponzio Pilato? Anzi: come Ponzio Pilota, visto il mestiere? Sembra di sì e se lo dice non c’è motivo di dubitarne, con l’atteggiamento di quello che si limita a stare a guardare che gli rende in qualche modo onore. Però non manca chi nel seguito della risposta di Pecco ci ha visto ben altro della volontà di non influenzare in alcun modo la futura scelta di Ducati, con quel “spero solo che non si rovini l’armonia” che potrebbe suonare di sibillina indicazione. Ma si tratta, appunto, di malizia che, almeno al momento, non trova riscontri oggettivi di sorta.
Di oggettivo, invece, c’è solo che Pecco Bagnaia la Ducati del Team Lenovo ce l’avrà tra le mani per almeno altre due stagioni, con il campione del mondo che ha pure scherzato sulla sua relativa situazione di tranquillità. “Sono un po’ geloso di non stare nella mischia e che si parli sempre degli altri” – ha detto in sala stampa, rispondendo a chi gli chiedeva se la consapevolezza di avere un contratto già in tasca al contrario dei suoi diretti avversari - che invece sono i perni intono a cui ruota il mercato - potrebbe rappresentare per lui un vantaggio in più nella corsa al titolo mondiale.