Pecco Bagnaia chiude davanti a tutti le qualifiche del COTA, ad Austin. E lo fa come non lo si vedeva fare da tempo, verrebbe da dire da quando a spadroneggiare in MotoGP c’era Marc Marquez. Pecco è arrivato con calma, partendo piano, mai davvero tiranno delle parti alti della classifica per tutto il weekend eppure inesorabile al momento giusto. Le Q2, a cui si sono aggiunti Marco Bezzecchi e Johann Zarco, cominciano con un testa a testa fra Pecco Bagnaia e Alex Marquez, che chiudono entrambi il primo run con uno spaventoso 2’02’’242, preciso al millesimo. Al secondo ingresso in pista è piuttosto chiaro che a giocarsi la pole, al netto di eventuali sorprese - tra cui inseriamo un sontuoso Alex Rins, 2° con la Honda del Team LCR - saranno loro due. I due ducatisti partono assieme, Pecco davanti e Alex dietro, ma quando Bagnaia vede dai maxischermi Marquez dietro di sé si sposta e lo lascia sfilare. La scena si ripete per tutto il giro di lancio, con Pecco che vuole lasciarlo passare e Alex che si ostina a rimanere dietro. Partono in quest’ordine, poi Bagnaia arriva lungo alla curva 11 e Marquez è costretto a prendere l'iniziativa. Lo scroscio di polemiche sull’atteggiamento di Alex Marquez, che ha seguito al millesimo le abitudini del fratello, a nostro modo di vedere lasciano il tempo che trovano: il regolamento parla chiarissimo, seguire un pilota veloce non è vietato. E se giudichiamo il buongusto, allora davvero a questa MotoGP andrebbero tolte ali, elettronica e quant’altro, invece nel motomondiale vince sempre chi arriva primo e un buon pilota cercherà sempre di tirare fuori il meglio da ogni situazione, chiaramente nei limiti del regolamento.
Anzi, a ben vedere per Bagnaia è stata un’occasione in più per elevarsi in questo sciame di piloti tutti veloci e in grado di vincere. Lui si sarà innervosito, ma non abbastanza da perdere la concentrazione: mentre Alex Marquez sbaglia, con una scivolata che gli impedisce di migliorare il tempo fatto nel primo run, Pecco continua a spingere chiudendo con un giro record, frutto soprattutto di un terzo settore oltre ogni immaginazione. Il cronometro dice 2’01’’892, quasi due decimi in meno del tempo fatto segnare da Jorge Martín lo scorso anno. “Sapevamo che il potenziale era alto", ha raccontato al parco chiuso al microfono di Antonio Boselli per Sky. "Due e uno però non me l’aspettavo. Nel primo e nell’ultimo settore non abbiamo fatto bene, ma ho recuperato nel terzo. È la mia prima pole della stagione, quindi direi che va bene. Alex Marquez? sta andando moto forte e se so che è un rivale cerco di non tirarlo, però è andata come è andata”.
Riuscire a portarsi a casa un risultato del genere è lavoro per pochi, cosa che puoi veder fare a Marc Marquez - quest’anno a Portimão, per esempio - o al Valentino Rossi dei tempi d’oro. Roba da fuoriclasse quindi, status che riconosci ai piloti quando pensi ai loro possibili rivali: per Francesco Bagnaia, il primo rivale è Francesco Bagnaia. E finché corre così ha tutte le possibilità di tenersi quel numero uno a fine stagione che nessun pilota della MotoGP è mai riuscito a confermare.