“In Honda mi sento sprecato” – Sono parole di Alex Rins, il pilota che, complici gli infortuni di Marc Marquez e Joan Mir, ha dovuto provare a tenere alto il nome di HRC nel GP di Argentina. Però il pilota spagnolo non è affatto contento e ha deciso di dirlo senza mezzi termini.Già dopo Termas aveva fatto riferimento all’obbligo di correre con un telaio che non gli piaceva particolarmente e adesso, alla vigilia del GP di Austin, è stato ancora più esplicito.
“Nell’ultima gara in Argentina ho capito che in HRC non fanno abbastanza affidamento su di me – ha aggiunto – I giapponesi sono rigidi e in questo momento ho le mani legate”. Il riferimento, è chiaro, è al fatto che Rins, pur avendo una moto identica alle ufficiali, non è un pilota ufficiale e nelle mentalità giapponese le gerarchie contano e contano tanto. Il pilota da ascoltare è ancora solo Marc Marquez. Un atteggiamento, questo, lamentato in passato anche da Jorge Lorenzo, poi da Pol Espargarò e anche dallo stesso Alex Marquez: se manca Marc manca la bussola.
Solo che Honda in questo momento ne ha bisogno come un affamato ha bisogno di un tozzo di pane e Rins non nasconde la sua stizza. Anche perché pensa di aver già dimostrato abbastanza con una moto che comunque non è competitiva come l’attuale RC213V. “Quando sono arrivato qui – ha poi scherzato lo spagnolo – mi hanno detto che la Honda qui va forte. Allora ho replicato spiegando che in verità è Marc Marquez che qui va forte con la Honda. Poi, certo, spero di fare bene anche io e è ciò per cui mi sto impegnando al massimo. Cerco di studiare tantissimo, di guardare i dati. Mi sarebbe piaciuto poter avere anche quelli della mia Suzuki qui negli anni passati, ma non si può e va bene così”. Una frase, quest’ultima, che suona però di ennesima frecciatina a Honda, visto che a Alex Rins non è stato permesso di portare nel box LCR il capomeccanico che aveva in Suzuki e che, chiaramente, avrebbe potuto aiutarlo nel passaggio dal motore in linea a quello a V.
“Al momento – ha concluso il pilota spagnolo – non sento di potermi paragonare a Pol Espargarò o anche allo stesso Alex Marquez, ma credo che sto facendo bene e che posso migliorare ancora. La verità è che adesso voglio davvero buttarmi in pista prima possibile. Stamattina abbiamo fatto un paio di giri con Aleix, in bici, ed è incredibile. Le salite, le discese, il tracciato… Era come se non avessi mai corso qui, con la voglia di farlo immediatamente. Vedremo come va. Tutto è super stretto con i tempi, come ogni Gran Premio, ma io ho intenzione di dare il massimo come sempre anche qui a Austin”.