Per quanto sia triste da ammettere, in questo inizio 2023 Marc Marquez ci sta facendo vedere lo stesso film dell’anno scorso: è veloce, anche se magari non più magico, però non corre. Se nel 2022 il suo calvario era iniziato con la diplopia in seguito alla caduta di Mandalika, per quest’anno il problema si chiama primo metacarpo della mano destra, che per il momento lo ha costretto a saltare il GP d’Argentina e l’appuntamento con il COTA, rinuncia che in termini sentimentali dev’essergli costata carissima. Mentre i social si sbizzarriscono con le teorie del complotto (un nuovo problema al braccio, la diplopia che torna e via dicendo) Dani Pedrosa ci restituisce un quadro piuttosto preoccupante. E detto da lui, che con Marc ha diviso il box per anni, sono parole che acquistano un valore importante, anche considerando che lo stesso Dani ha un’enorme conoscenza dell’infortunio rispetto ad altri piloti: “Adesso con due gare a weekend diventa una spaventosa perdita di punti già in partenza. Questa sarà una tematica importante per lui, dovrà approcciarsi diversamente al campionato e ragionare sulle sue possibilità di vincerlo. Con questo format è facile perdere molti punti, ma anche recuperarli”, ha raccontato a DAZN Spagna, per cui - come Jorge Lorenzo - fa da opinionista.
“Spero che guarisca e che torni presto”, ha aggiunto poi. “Nella prima gara ha conquistato una pole position incredibile. Ero lì nel box KTM e ho visto come è andata. È passato dalla Q1 e in Q2 non aveva nemmeno un giro, era ultimo col tempo che stava per scadere, così ha fatto un giro ed è passato in pole con un unico giro fatto. E Portimão è anche un circuito molto complicato, è facilissimo sbagliare in curva e perdere dei decimi. È stato impressionante”.
Quello che Dani spiega particolarmente bene, in seguito, è lo stato mentale di un pilota quando gli infortuni si susseguono con questa frequenza. Marc, negli ultimi anni, ha passato sul divano più weekend di gara di quanti ne abbia corsi, il che secondo Pedrosa ha finito per intaccare anche lo spirito dell’ex compagno di squadra: “In queste situazioni ci sono sicuramente più cose da tenere a mente, penso subentrino anche problemi personali. Io sono stato in situazioni come questa ed è abbastanza difficile da spiegare. Hai un problema, poi un altro, poi un altro ancora… alla fine queste cose si sommano e non hai più una spiegazione razionale. Non saprei come spiegarlo meglio”.
Probabilmente Dani ha ragione, per rivedere un Marc Marquez veloce e competitivo non sarà sufficiente aspettare la completa guarigione della mano, dovranno passare dei mesi. Mesi in cui prendere confidenza, trovare la velocità e, soprattutto, non smettere di correre, cosa che dal 2020 gli è praticamente impossibile.