Quando sei un fenomeno vai forte pure se non hai alcuna fretta. Viene da dirlo dopo aver ascoltato gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni di salute di Jorge Martin: le fratture ridotte da undici a tre, il polmone pienamente ristabilito e pure la voglia di prendere a capocciate la sf*ga che sembra essere definitivamente tornata. Ok, nessuno parla ancora di rientro in pista e meno che mai c’è chi ha intenzione di fissare date, ma l’impressione è che Jorge Martin un obiettivo chiaro in testa se lo sia già stampato.

Come facciamo a dirlo? Semplicemente ascoltando gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni di salute del campione del mondo fornite direttamente dal dottor Charte. E’ “il medico della MotoGP”, ma è pure quello che di solito tiene calmi tutti e predica prudenza. “Abbiamo sotto posto Jorge, presso l'Ospedale Ruber Quirón, a una TC multislice e le notizie sono sicuramente buone e molto incoraggianti – ha invece detto questa volta il direttore sanitario del Motomondiale - Martin adesso ha il polmone perfetto. La pleura, ovvero la membrana che avvolge il polmone, è completamente chiusa. E delle undici fratture che teoricamente aveva ne rimangono tre: la settima, l'ottava e l'undicesima, che presentano già un inizio di callo osseo. Pertanto, a mio parere, l'evoluzione è stata molto positiva. Ora aspetteremo il tempo necessario e continueremo a monitorare da Madrid l'evoluzione di queste fratture”.

Insomma, nessuno s’azzarda a dire che Jorge Martin tornerà in pista prima del previsto, ma le parole di Charte bastano da sole a spiegare che razza di fenomeno è, anche a livello fisico, il campione del mondo. S’era visto anche nei primissimi giorni dopo il botto del Qatar, con Martin che, aiutato dall’inseparabile fidanzata Maria, ha provato a muovere i primi passi nel secondo successivo all’ok dei medici. Ora, dopo il rientro in Spagna – grazie a un volo assistito – il percorso di recupero potrà avere una ulteriore accelerazione. Il tutto mentre il campione del mondo cercherà di mettere a posto anche le ferite che non si vedono: quelle nella testa. Quelle di pensieri che sicuramente lo avranno sfiorato in questi giorni terribili e con cui, adesso, dovrà fare i conti mentre medici e fisioterapisti metteranno a posto il suo corpo. E mentre Aprilia, chiaramente, continuerà a lavorare per fargli trovare la migliore RS-GP possibile.
E’ quello che i tecnici e i piloti della squadra italiana hanno fatto anche ieri a Jerez, portando in pista diverse nuove parti per la moto. L’obiettivo? Renderla un pochino più docile senza perdere potenza e eliminare quei limiti che lo stesso martin aveva evidenziato nei pochi chilometri fatti in sella durante lo sfortunato fine settimana del Qatar. L'Aprilia nel test di ieri ha introdotto un nuovo pacchetto aerodinamico, che però sarà ulteriormente testato nelle prossime sessioni. Si tratta di appendici progettate per migliorare la stabilità del posteriore. A portare avanti il lavoro ci hanno pensato Lorenzo Savadori e Marco Bezzecchi. Il riminese si è detto soddisfatto dei progressi fatti, in particolare per quanto riguarda il nuovo forcellone. "Mi è piaciuto – ha spiegato - ha alcuni lati positivi, ovviamente adesso ci vogliono ancora un po' di chilometri per capire tutto meglio. Per quanto riguarda l'aerodinamica, non ho provato molto, ma spero ci porti dei vantaggi. Sappiamo bene dove dobbiamo lavorare: le zone critiche della nostra moto sono la stabilità in staccata e in accelerazione. Quindi conosciamo la direzione da prendere per calmare un po’ la moto”.