La Ducati è donna. Almeno in MotoE. Lunedì scorso è iniziata la pre-stagione 2023 a Jerez e oggi termineranno i tre giorni di test ufficiali. È proprio in quest’occasione che la Ducati V21L ha potuto mostrare tutto il suo potenziale, nonostante la pioggia costante sui caschi dei 18 piloti in pista. Il design del telaio ricalca la Panigale V4 con un leggero monoblocco di alluminio nella parte anteriore che congiunge l’enorme pacco batterie con il reggisella e il treno anteriore. La parte posteriore monta invece un forcellone in alluminio da 4,8 kg e delle linee che ricordano la Ducati Desmosedici della MotoGP. Il motore elettrico Ducati utilizza il raffreddamento a liquido in modo da poter gestire le temperature del pacco batterie da 18 kWh. La potenza? 150 cv che ti permettono di sfrecciare fino a 275 km/h (e lo sa bene Michele Pirro, che ha provato in un test privato al Mugello, la V21L). Le pinze Ducati sono le stesse delle competizioni WorldSBK, mentre l’ammortizzatore arriva dal concept della Ducati Superleggera V4, insieme a una forcella pressurizzata Öhlins NPX 25/30.
Insomma, la Ducati ha tutti gli ingredienti per alzare l’asticella delle gare in MotoE, che quest’anno avrà il suo Mondiale e ben 16 gare in otto grandi premi in cui farsi vedere. Parliamo di Le Mans, Mugello, Sachsenring, Assen, Silverstone, Austria, Catalogna e Misano, tutte previste per la stagione 2023. Ma c’è un particolare. Le 18 Ducati che parteciperanno quest’anno hanno un nome da donna. Proprio così. Il Pretti Pramac MotoE di Tito Rabat e Luca Salvadori, ha mostrato i nomi delle due unità, Stella e Alessia. Anche il LCR E-Team avrà due “femme fatales” nel loro box: Fernanda e Claudia. E che dire delle moto di Matteo Ferrari e Alessio Finello? Dafne e Felsinea. In attesa dell’ultima opportunità di test in Catalogna il 3 e il 5 aprile, la MotoE sembra colorarsi di rosa, almeno nei nomi delle due ruote in pista.