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Perché il layout del Bahrain
preoccupa (giustamente) la Ferrari

  • di Redazione MOW Redazione MOW

3 dicembre 2020

Perché il layout del Bahrain preoccupa (giustamente) la Ferrari
Per qualcuno è un budino, per altri un ovale, ma comunque si decida di chiamarlo il Gran Premio del Bahrain si svolgerà su un layout esterno, molto complicato per chi - come la Ferrari - ha qualche problema con la power unit

di Redazione MOW Redazione MOW

Domenica di grandi emozioni quella che si prospetta in Bahrain, dove la Formula 1 sbarcherà per il secondo weekend consecutivo. George Russell debutterà sulla Mercedes del numero 44, attualmente in isolamento a causa del coronavirus, mentre ben due rookie faranno il loro ingresso nella classe regina: Jack Aitken, che a sua volta sostituirà Russell impegnato con la monoposto di Hamilton, e Pietro Fittipaldi, che prenderà il posto di Grosjean, rimasto coinvolto nel terribile incidente della scorsa domenica. 

Tanto di cui parlare quindi, nel fine settimana che segnerà anche il finale del campionato di Formula 2, ma prospettive non rosee per alcune delle scuderie in griglia, in particolare la Ferrari. La rossa infatti, che ha già sofferto la complessità del circuito di Sakhir nello scorso weekend, in questo secondo appuntamento si dovrà preparare ad una Caporetto annunciata. 

L'ovale infatti - o il budino, come lo chiamano alcuni - è un layout esterno al circuito, scelto dalla FIA per poter replicare il weekend di gara senza dover ripetere il Gran Premio nelle stesse modalità rispetto alla settimana precedente. 

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Una soluzione che non piace a tanti, tra cui Verstappen che si è recentemente espresso definendo questo ovale "una pista non da Formula 1" ma che preoccupa i team con problemi di affidabilità alla power unit o con problemi di potenza. 

E' sufficiente guardare il disegno del circuito per rendersi conto che il bassissimo carico aerodinamico favorirà i motori più prestazionali, lasciando via libera alla già favorita Mercedes, mettendo la SF1000 - che non brilla certo per le prestazioni motoristiche in questo 2020 - in serio pericolo. 

In tanti già prospettano una qualifica che si concluderà, per Vettel e Leclerc ma anche per gli altri motorizzati Ferrari, addirittura fuori dalla Q1. Sarà comunque interessante vedere come tutti i team si approcceranno a questo nuovo tracciato, corto e molto veloce rispetto a quanto siamo abituati a vedere nella Formula 1 attuale: si parla infatti di 3,543 km contro 5,412 km della configurazione classica dello Sakhir, con tempi in qualifica che si aggireranno intorno ai 55 secondi e in gara sul minuto. La velocità della pista farà aumentare il numero di giri, che domenica saranno 87. 

Nella speranza che la SF1000 possa sfoderare delle carte nascoste, recuperando i pessimi risultati dello scorso weekend, i piloti di Maranello si preparano però a giorni difficili, andando verso la conclusione di una stagione da dimenticare, consapevoli di quello che la loro monoposto può e (soprattutto) non può fare, in particolar modo in piste con questa configurazione. 

 

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