Lando Norris non pensa solo a realizzarsi in pista ma anche a sponsorizzare la carriera di altri giovani talenti tramite il suo progetto Quadrant. Da febbraio infatti ha aperto quella che loro definisco una “nuova era” di rappresentanza diversificata all'interno del marchio, "Quadrant Athletes" segna una mossa strategica per connettersi con un nuovo pubblico in tutto il mondo, interessandosi particolarmente a queste discipline: Rally, Motocross, Skateboarding e Moto GP.
Un progetto ambizioso, descritto così da Norris: "Questo è un grande nuovo passo per Quadrant di cui sono molto appassionato, non vedo l'ora di condividere questo viaggio con i nostri atleti nei prossimi anni. L'obiettivo è mostrare al mondo i loro talenti e personalità attraverso contenuti edificanti e divertenti e portare Quadrant alle loro comunità in modi nuovi”. Nello skateboarding ha scelto di rappresentare il talento statunitense ma naturalizzato australiano, Keegan Palmer, classe 2003.
Nonostante fosse interessato al surf come ogni abitante della Gold Coast, è passato allo skateboard da piccolo dopo che suo padre ha scoperto la sua capacità di equilibrio pensando "Prendiamogli uno skateboard e vediamo se gli piace", il resto è già storia, diventando professionista all'età di 14 anni. La collaborazione con Quadrant prevede che Keegan vesta l’abbigliamento realizzato dal progetto di Norris e metta il marchio visibile sul suo skateboard, aggiungendosi ai tanti sponsor del giovane come: Nike, Oakley, Rockstar Energy, Primitive, Bones e Independent. Nonostante la giovane età, partecipa alle Olimpiadi di Tokyo 2020, vincendo la medaglia d'oro nel park, precedendo sul podio il brasiliano Pedro Barros e lo statunitense Cory Juneau, dopo la premiazione ha dichiarato a Olympics: "Eravamo tutti così felici di essere lì e tutti insieme. Sono stato in grado di mettere giù la mia migliore corsa possibile - non so nemmeno se potrei fare di nuovo quella corsa. Tutto in quei due giorni... le stelle erano allineate. È stato magico”.
Un successo che arrivato, ma che è stato anche un qualcosa difficile da gestire, era una novità avere la pressione di essere campione e l’attenzione dei media, ma non solo anche affrontare le altre competizioni come le X series da testa di serie, affermando: “Gli X Games sono stati la mia prima gara dopo le Olimpiadi. Ho avuto i brividi prima della gara, ero completamente stressato. Stavo facendo faville, atterrando tutto. Tutti i miei run, ogni tentativo. Il giorno della gara, però, mi sono ritrovato in fondo alla pista. Non funzionava nulla”. Concluse il concorso al quarto posto, e per lui abituato a vincere è stato difficile aver deluso non solo le sue aspettative ma anche quelle dei media e degli sponsor, delusione subito sostituita dal terzo posto nella tappa successiva, tappa della sua crescita che gli ha fatto capire quanto sia normale, dicendo: "Ok, ora so come ci si sente. So cosa devo fare la prossima volta, per gestire tutto ciò. A volte, mi innervosisco ancora. Ma non sono un supereroe. Non lo sono sicuramente".
Keegan è noto per avere uno stile veloce, fluido ricco di difficoltà, degne di un campione olimpico, come backside 540° altissimi, frontside, grab, slide o grind. Alle Olimpiadi di Parigi è pronto a rifarsi, dopo aver dominato tutte le fasi è arrivato in finale. Ma cosa ha fatto Keegan Palmer? Una prima run pazzesca, 93.11 di punteggio, piazzandosi al primo posto davanti all’americano Tom Schaar e al brasiliano Akio Augusto. Ancora un’oro per il talento australiano che si è dimostrato nettamente superiore rispetto agli avversari. Un campione dello skateboard che potrà dire a lungo la sua. Gli obiettivi li ha chiari: “Voglio tre medaglie e poi sarò felice. Voglio Parigi, Los Angeles e Brisbane. Ma Brisbane, quella sì che sarà un'impresa: Avrò quasi trent’anni”.