Phil Read sta organizzando il suo funerale. E, da pilota, lo vuole fare in pista. Ne parla senza false illusioni dopo un periodo estremamente difficile: per le sue difficoltà economiche, che lo hanno spinto a chiedere aiuto ai tifosi, ma soprattutto a causa di una BPCO (una malattia degenerativa che ostruisce le vie respiratorie) che, complice il contagio da Covid dello scorso autunno, sta peggiorando drasticamente. A marzo Phil ha perso la compagna Wendy, descritta da lui come “La donna che mi ha accompagnato in giro per il mondo per venti anni e con cui ho condiviso tutto” e ora, ad 82 anni, non ha più voglia di vivere.
52 Gran Premi vinti e sette titoli mondiali tra il 1961 ed il 1976, evidentemente, non lo hanno salvato da una vecchiaia dura e solitaria. “Ho appena parlato con Roki Read del mio futuro funerale al Mallory Park, dove ho iniziato a correre - ha scritto Speedy Ready su Facebook - Sarà un invito aperto a chi vorrà esserci per il mio ultimo giro. Salute, Phil”.
Moltissimi, chiaramente, i commenti degli appassionati che tentano di confortarlo, da chi scrive che la strada è ancora lunga a chi gli ricorda che dovrà battere ancora una volta Giacomo Agostini. Lui però, sembra essersi rassegnato alla malattia. Keep it on the rubber, Phil.