Il 2021 sarà con tutta probabilità l’ultimo anno da pilota di Valentino Rossi in MotoGP e per il dopo si fanno sempre più insistenti le voci di un ruolo da team manager sotto i colori della Sky Racing VR46, con una squadra che dovrebbe nascere dalle “ceneri” di Avintia E-Sponsorama. E’ noto che si tratta di una possibilità più che concreta e che diverse trattative sono già state avviate con i costruttori che partecipano al motomondiale per la fornitura delle moto. Ma chi dava per assodato che il team di Valentino Rossi sarebbe nato sotto il segno di Suzuki, ha dovuto ricredersi oggi dopo l’intervista al responsabile di KTM Racing, Pit Beirer, pubblicata da SpeedWeek. Perché se è vero che KTM ha già sottoscritto un accordo fino al 2026 con Hervè Poncharal per continuare a fornire due moto al team Tech3, i dirigenti del marchio austriaco sono pronti a moltiplicare ulteriormente gli sforzi. E a domanda diretta Pit Beirer non ha usato giri di parole: “Saremmo felici di ricevere una chiamata da Valentino Rossi in qualsiasi momento – ha detto – ma preferibilmente più avanti nel tempo, perché adesso ogni discorso sarebbe prematuro”.
Che KTM stava valutando di fornire due team satellite era nell’aria, ma nell’ambiente fino ad oggi s’era vociferato solo di contatti con Fausto Gresini e Petronas. Invece le dichiarazioni di oggi rimescolano nuovamente le carte e non poco. E’ chiaro che si tratta solo di ammiccamenti e che all’orizzonte non c’è nulla di concreto, anche perché i tempi non sono maturi e lo stesso Valentino Rossi non ha preso la sua decisione definitiva per quanto riguarda la possibilità di provare a correre ancora anche nel 2022 (in quel caso c’è una sorta di opzione nel contratto sottoscritto con il team Petronas). Ed è chiaro anche che KTM, nel momento in cui ha scelto di moltiplicare gli sforzi, abbia interesse ad avviare tutte le trattative possibili, con le parole dello stesso Pit Beirer che sembrano confermarlo: “Se qualcuno vorrà scegliere le nostre moto non ci tireremo indietro – ha affermato Beirer - È chiaro da parte nostra che continueremo sicuramente con il nostro team di clienti Tech3. Ma siamo pronti a valutare di gestire una terza squadra se ci saranno più richieste. Finché non c'è richiesta, siamo nel regno della speculazione. Dorna vuole che ciascuno dei sei produttori doti un team di clienti”. Ci saranno sei costruttori e sei team privati, quindi, ma non è scontato che tutti i marchi avranno in pista quattro moto perché, come accaduto fino ad ora per Suzuki, Aprilia potrebbe scegliere di concentrarsi solo sulla squadra factory.