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Hervè Poncharal: “In KTM i piloti non
sono carta igienica”. Intanto Danilo
Petrucci: “Ducati? E’ stato un bene!"

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

4 gennaio 2021

Poncharal: “In KTM i piloti non sono carta igienica”. Intanto Petrucci: “Ducati?E’ stato un bene!"
Il patron del Team Teach3 non ha gradito le voci che accostavano Dovizioso a KTM, perché le ha trovate irrispettose nei confronti di Iker Lecuona, con il quale, oltre ad un contratto, c’è un ottimo rapporto umano. Quello che, secondo quanto riportato in una intervista rilasciata da Danilo Petrucci, era venuto a mancare in Ducati

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Hervè Poncharal è una istituzione nel Paddock e il francese è noto anche per essere un tipo decisamente diretto, che non usa mai, o quasi mai, il filtro della diplomazia. Lo ha fatto anche di recente, in una intervista appara su Paddock-GP ed in cui il patron del Team Tech3 è stato decisamente esplicito nei confronti di quanti nei mesi scorsi avevano accostato il nome di Andrea Dovizioso a KTM. Perché è vero che i dirigenti del marchio austriaco hanno parlato con il pilota italiano ad inizio stagione, ma è vero anche che, saltato quel tentativo e trovato l’accordo con Danilo Petrucci, l’ipotesi Dovizioso in KTM non è più esistita.

Invece, quando tra il forlivese e Ducati è arrivata la rottura, in molti hanno ipotizzato una nuova trattativa, alle spalle di Iker Lecuona. E sono state proprio queste voci, a volte tradotte in articoli da molte testate, a mandare in bestia Poncharal, che ha archiviato quel periodo come “quello da dimenticare di tutto il 2020”.

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Un post condiviso da Iker Lecuona (@ikerlecuona_27)

“Ho detto a tutti – ha spiegato - che quelle voci erano una mancanza di rispetto  perché presupponevano che KTM sarebbe stata pronta a lasciare a piedi Iker Lecuona nonostante accordi e contratto. Eppure hanno continuato a circolare. Così ho preso Iker da parte e gli ho detto chiaramente di non dare minimamente ascolto alle stronzate che si sentivano e di fidarsi di noi perché sarebbe stato un mio pilota anche nel 2021. Abbiamo firmato un contratto con Iker quindi perché dovremmo dirgli di tornare in Moto2? I piloti non sono carta igienica che prendi e butti via. Lo abbiamo tolto dalla Moto2, abbiamo preso un grosso rischio perché sarebbe stato più facile tenerlo in Moto2 per un altro anno per cercare di vincere le gare e perché no il campionato, per poi passare alla MotoGP. Ci ha seguito, si è fidato di noi e dopo un anno in cui ha iniziato a mostrare il suo potenziale gli avremmo detto di tornare in Moto2? Mai !”

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Un post condiviso da Danilo Petrucci (@petrux9)

Parole nette, chiare, e che confermano ancora una volta che dopo i primi approcci tra KTM e Andrea Dovizioso, saltati a causa di una distanza troppo elevata tra offerta e richiesta sull’ingaggio, non ci sono più state trattative, con il marchio austriaco e il team francese che hanno proseguito sulla strada intrapresa con Lecuona e, per la moto lasciata libera da Oliveira, con Danilo Petrucci. Proprio quest’ultimo, in una recente intervista a SpeedWeek, nel ribadire di non vedere l’ora di poter provare la sua nuova moto (dopo averlo già fatto a motore spento in galleria del vento a Colonia), è tornato a parlare anche della fine del suo rapporto con Ducati: “Devo ancora ringraziare Gigi Dall'Igna per avermi detto così presto in primavera che dovevo cercare una nuova squadra. Così ho avuto la possibilità di parlare con altri costruttori e nello specifico con KTM. E’ la moto che volevo.  È  stato davvero impressionante visitare il loro reparto corse: un sogno, una giornata indimenticabile. Avevo la sensazione che in KTM fossero felici quanto me. È stato un pomeriggio molto piacevole”.

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Un post condiviso da Tech3 Racing (@tech3racing)

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