Al Ranch di Tavullia quest’anno sarà speciale. Valentino Rossi sta organizzando la 100 Km dei Campioni più grande, ricca e spettacolare che si sia mai vista, a partire dalla copertura mediatica che - nel suo ultimo anno da pilota di MotoGP - sarà più intensa che mai. Gli ospiti sono tanti e d’eccezione, a partire da qualche collega della MotoGP e continuando con i rivali storici del 9 volte iridato, tra cui ci figurano Jorge Lorenzo (confermato dal maiorchino in persona) e, pare, Max Biaggi, a cui sembra sia stato recapitato un invito. Due giorni di traverso assieme ai piloti dell’Academy su di un circuito unico al mondo, tanto per com’è stato pensato quanto per la passione che trasmette a chi ci poggia le ruote. Anche perché i piloti, nonostante tutto, vogliono competere: se Valentino Rossi ti invita in qualità di campione a casa sua vuoi solo vincere, che si tratti di una partita a calcetto o, come in questo caso, di una gara di traverso. Il format, battezzato dai pesaresi Americana, prevede una gara a coppie con partenza in stile Le Mans (da fermi, correndo verso la moto) in cui ad ogni giro viene eliminato l’ultimo pilota. Il tutto, stando alle edizioni precedenti, si ripete in entrambi i sensi di percorrenza. Questa è la 100 Km del Campioni.
Se pensare a Jorge Lorenzo e Max Biaggi in casa Rossi sembra strano, l’idea che possa esserci stato Marc Marquez ha del surreale. Eppure, prima del 2015, Valentino aveva invitato lo spagnolo a correre assieme, in un incontro che sapeva di passaggio del testimone tra due fuoriclasse suggellato nella polvere di Tavullia. Il tutto durante la stagione 2014, prima di quel GP di Aragon che si rivelò una folle gara ad eliminazione (con vittoria di Jorge Lorenzo) in un Gran Premio caratterizzato dal flag to flag.
Della sfida tra i due al Ranch si sa poco o nulla, anche se c’è chi, a sette anni di distanza, ne racconta i dettagli. Primo tra i quali, il fatto che Marc Marquez si fosse fatto recapitare una moto allestita per il flat track direttamente dalla sede giapponese della Honda. Altra suggestione, anche questa ufficiosa, è che il fenomeno di Cervera avrebbe abbassato il record sul giro, salvo poi essere battuto da Mattia Pasini durante la gara in una giornata in cui Valentino Rossi vinse il round finale.
Marc Marquez, a Tavullia, probabilmente non ci tornerà mai. Lì in molti nemmeno lo nominano, il rapporto con Valentino non si è ammorbidito neanche dopo il ritiro e difficilmente le cose cambieranno a breve. Il che, a ben vedere, è un peccato: Valentino con il decimo titolo in tasca e lui con l’obiettivo di raggiungerlo sarebbero stati irraggiungibili assieme, sia sportivamente che in termini mediatici. La storia però è diversa e ci dice che Marc prega di tornare in forma mentre Vale spera che non succeda mai. D’altronde lo sport, questo sport, non ha mai avuto di politicamente corretto. È vivo e crudo, come una gara sullo sterrato del Ranch per vincere un prosciutto.