Al gioco del trova le differenze si potrebbe andare avanti per ore. Perché il primo giorno del GP d’Indonesia sembra aver fatto vacillare quasi tutte le (affrettate) conclusioni che erano state tratte dopo il Qatar. Le Yamaha, che sembravano biciclette costrette a competere con le moto, sono davanti a tutti, mentre le Suzuki, che in Qatar si erano ben difese, sembrano più in difficoltà. Qualche problema pure per Enea Bastianini, soprattutto nel fermare la moto in staccata. L’unica costante, purtroppo, è la Ducati. La Desmosedici 2022 non sta mantenendo le promesse e, adesso, sta anche generando qualche nervosismo. Pecco Bagnaia che rientra nel box arrabbiatissimo ed ha una animata discussione con Davide Tardozzi è la scena perfetta per descrivere la situazione.
Solo che poi, ai microfoni della sala stampa, Bagnaia ha spiazzato tutti: “Sono contento, oggi abbiamo fatto un ottimo lavoro – ha detto, definendo addirittura quella di oggi come la migliore giornata in sella del 2022 - è stato senza dubbio il miglior giorno dell’anno, perché ho ritrovato grandi sensazioni con la moto. Purtroppo sono stato sfortunato nel finale, perché ho preso due bandiere gialle per la caduta di Bastianini e per quella di Marquez. Questo mi ha impedito di fare l’attacco al tempo con le gomme nuove. Ma il passo è molto buono: finalmente posso dire che è stata una giornata positiva”.
Se Pecco Bagnaia è costretto a fare la voce grossa per chiedere ai suoi di risolvere immediatamente tutti i problemi riscontrati, il clima è finalmente più disteso in casa Yamaha. Ieri Fabio Quartararo aveva detto, con un tono decisamente arrendevole, che bisogna prendere consapevolezza di una situazione difficile, lavorando con ciò che si ha e senza stare a recriminare troppo. Lin Jarvis, dalla sua, aveva replicato sostenendo che già a Mandalika la M1 si sarebbe comportata meglio. E così in effetti è stato, visto che i due piloti del Team Monster Energy hanno chiuso davanti la prima giornata di prove libere. Merito, probabilmente, anche della nuova carcassa di gomme proposta da Michelin che, stando a quanto si dice nel paddock, si sposa bene proprio con la moto giapponese.
“L'ultimo giorno di test – ha spiegato Quartararo - eravamo sei decimi più veloci di così! Hanno cambiato le gomme, hanno cambiato l'asfalto e ad essere sincero mi aspettavo di finire tra i primi cinque oggi. Ovviamente la prima posizione è molto meglio, ma non mi aspettavo di esserci”.
E in tutto questo Marc Marquez? Marquez è tornato: nel senso che è tornato a cercare il limite e a cadere come da tradizione già nei primissimi turni. L’incidente, questa volta, non è stato banale, ma il pilota spagnolo non ha avuto particolari problemi. La caduta, piuttosto, è il segnale di un ulteriore click fatto dall’otto volte campione del mondo verso il suo sogno: conquistare un altro mondiale. “Non era il momento di cadere – ha detto Marc - ma quando spingi un solo giro è qualcosa che può succedere. È vero che nel complesso per la giornata sono contento, ma con questa caduta non lo sono, visto che siamo fuori dai primi 10 e quello era l'obiettivo. Domani mattina deve essere asciutto. Mi restano buone sensazioni, ma non possiamo essere contenti perché siamo molto indietro, dato che non abbiamo potuto fare il giro con la gomma morbida per un mio errore, non per altro”.