La MotoGP non si presentava a Motegi dal 2019, anno dell’8° titolo di Marc Marquez che, in quell’occasione, vinse anche la gara davanti a Fabio Quartararo e ad Andrea Dovizioso. Una delle gare più spettacolari sul circuito giapponese, invece, si è corsa una dozzina d’anni fa, nel 2010.
Valentino Rossi tornava da un lungo stop in seguito alla frattura di tibia e perone al Mugello, mentre Jorge Lorenzo si stava giocando quello che poi sarebbe stato il suo primo titolo mondiale in MotoGP. Oggi che si parla di ordini di scuderia e favori tra compagni di squadra questa gara, sul Twin Ring, è tornata attuale: Rossi e Lorenzo correvano per un terzo posto, Valentino non poteva più pensare di vincere nemmeno la gara e ha dato tutto. La stessa cosa che ha fatto Jorge, il quale invece, con una caduta il titolo avrebbe potuto comprometterlo. Era un altra MotoGP, più generosa con i sorpassi grazie alle moto e meno amichevole per via dei piloti, in una stagione che si sarebbe conclusa con lo storico passaggio del Doc alla Ducati (anche) per allontanarsi dal garage del maiorchino.
Oggi, davanti a quel video ripescato dalla Dorna per entrare in clima giapponese, sia Jorge che Valentino riescono a farsi una risata: Lorenzo lo posta scrivendo “Eravamo compagni di squadra, battagliavamo per un terzo posto…” e Rossi subito lo riprende, come fossero sempre stati amici. Eppure, mentre la Ducati si prepara a chiedere un favore ai propri piloti nella corsa al mondiale, loro ricordano una MotoGP più individualista, più feroce anche: Jorge nello specifico non ha mai fatto sconti a nessuno, nemmeno a parti invertite quando Andrea Dovizioso, in Malesia, correva contro Marc Marquez e a lui comparse il messaggio Suggested Mapping 8 sul dashboard della Desmosedici.
Bagnaia e Bastianini non arriveranno ad odiarsi come loro Rossi e Lorenzo, che erano lontani tra loro in termini di età, di carattere e anche di risultati. Loro, in alto, ci stanno arrivando assieme. L’anno prossimo però divideranno il box, le moto e forse anche i trofei e di spettacoli come questo, o come le ultime due gare, ne stiamo per vedere moltissimi.