“Ha lottato come un vero campione, nonostante la nostra moto” – Gigi Dall’Igna ha parole di gratitudine per Pecco Bagnaia arrivando quasi a scusarsi per non aver messo a disposizione del campione del mondo la migliore moto possibile. L’ingegnerissimo di Ducati ha affidato a Linkedin le sue riflessioni dopo il GP di Silverstone, ammettendo che qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto.
“Senza dubbio il bicchiere è mezzo pieno, anzi, di più - dice Dall’Igna - Pecco ha corso bene, ha portato molto del suo coraggio e per me questo risultato è molto significativo. Ha lottato come un vero campione nonostante le nostre prestazioni non fossero all'altezza delle nostre aspettative. La sua gara mi è piaciuta molto, ha dominato fin dall'inizio, ha poi saputo resistere con intelligenza e difendere la sua posizione quando i rivali sono diventati più audaci. Ha dato il massimo, assumendosi anche il rischio di guidare in testa in condizioni difficili e mutevoli. Abbiamo aumentato il nostro vantaggio in classifica e questo non può essere non considerato”.
Bilancio positivo, quindi, nonostante questa volta il gradino più alto del podio sia stato occupato da altri. Altri a cui Dall’Igna, però, vuole un gran bene, avendo rappresentato parte della sua storia, probabilmente quella più importante: l’inizio. “Bravi i nostri avversari – ha scritto riferendosi chiaramente a Aleix Espargarò e più in generale a Aprilia - Sempre molto competitivi su questo circuito, con un pilota davvero ispirato. Un successo che meritano per l'importante lavoro che svolgono”. Un lavoro che ha portato Aprilia a essere a tutti gli effetti la prima vera avversaria di Ducati, con Dall’Igna che dal fine settimana inglese dice di aver tratto anche un insegnamento: “Noi e i nostri tifosi impariamo ancora una volta che niente è facile, figuriamoci scontato. Abbiamo meritato e assaporato questo podio, ma siamo già concentrati e pronti a partire per sfruttare al massimo i prossimi GP”.
Prossimi GP in cui Ducati aspetta di ritrovare protagonista anche Enea Bastianini, pur potendo ora coccolarsi i due ragazzi terribili del Team VR46 e della Gresini Racing: Marco Bezzecchi e Alex Marquez. “Un pensiero – scrive infatti Dall’Igna a conclusione della sua analisi - va anche ad Alex Marquez e al suo primo successo in MotoGP, seppur in Sprint Race, e fermato nel GP della domenica solo da un problema meccanico mentre era protagonista: la grinta e il talento messi in campo meritavano miglior fortuna . E come non citare l'infinito Marco Bezzecchi e la sua ennesima dimostrazione di velocità e caparbietà, forse tradita dalla sua innata competitività dopo un'altra splendida pole ottenuta sul bagnato, dimostrando la sicurezza di un vero veterano".